Cronache

Coronavirus e viaggi, Europa: 'Si deve poter scegliere tra rimborsi o voucher'

L’Europa ha bocciato la decisione dell’Italia di consentire alle compagnie di offrire ai viaggiatori solamente voucher senza possibilità di rimborso

L’Europa ha bocciato la decisione dell’Italia di consentire a compagnie aeree e tour operator di offrire ai viaggiatori solamente voucher senza possibilità di rimborso.

In realtà, la bocciatura riguarda paesi di mezza Europa. L’Italia aveva introdotto la norma con il decreto del 2 marzo 2020 ma ora Bruxelles è pronta ad aprire una procedura d’infrazione se le cose non verrano cambiate. Ora il governo ha due settimane di tempo per adeguarsi.

La Commissione ha ammesso che le numerose cancellazioni di viaggi causate dal Covid "hanno portato a un insostenibile mancanza di liquidità ed entrate per il settore dei trasporti e dei viaggi e comprendiamo il bisogno di sostenere l'industria". Tuttavia, sottolinea Bruxelles, “i diritti dei viaggiatori vanno preservati”.

L'Europa ha fornito alle autorità nazionali i mezzi per sostenere l'industria del turismo in altro modo: "Siamo convinti che la Ue debba preservare i diritti dei viaggiatori e dei passeggeri. I nostri cittadini sono profondamente colpiti dalla crisi, molti hanno perso significative parte delle entrate e coloro che hanno scelto un viaggio prima della pandemia ora potrebbero preferire il rimborso per coprire altri pressanti bisogni"

Le regole adottate dal governo italiano dal 2 marzo 2020 sono contrarie ai diritti dei passeggeri garantiti dalla legge comunitaria e alla direttiva sui pacchetti turistici in quanto prevedono il voucher - ovvero la possibilità di recuperare il viaggio in futuro, a pandemia superata - come unica forma di riprotezione in caso di vacanza cancellata. Escludendo il rimborso. Invece, dice Bruxelles, i passeggeri devono avere il diritto di poter scegliere.  

Entro il 28 maggio non solo l’Italia, ma anche Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo e Paesi Bassi, dovranno adattarsi.