Corruzione, De Luca Jr. si dimette. Cronista aggredita a un comizio Pd
Giornalista di Fanpage aggredita a un comizio del Pd. De Luca junior si dimette dopo le accuse per corruzione
Fanpage: nostra giornalista aggredita a comizio di De Luca
La redazione di Fanpage denuncia l'aggressione di una propria giornalista durante un comizio di Pietro De Luca, figlio del presidente della Campania candidato con il Pd alle politiche. "Durante la presentazione della candidatura di Piero De Luca - si legge sul sito di Fanpage - una nostra giornalista è stata presa a schiaffi, spintonata e insultata mentre cercava di porre alcune domande a Roberto De Luca (fratello del candidato Pd alle politiche, coinvolto nell'inchiesta Sma, ndr) il tutto all presenza del governatore Vincenzo De Luca". Fanpage pubblica anche un breve video nel quale si vede una donna che dice alla giornalista: "Ti faccio vedere bene i camorristi in sala... Ma tu chi c... Sei? De Luca è il numero uno, no questa monnezza (puntando il dito verso la telecamera, ndr)". Poi si vede la donna che viene trattenuta da altri militanti, mentre riesce comunque a dare una manata sulla telecamera dicendo: "Ora te ne devi andare".
Inchiesta Napoli: De Luca jr si dimette da assessore
Roberto De Luca, figlio del governatore della Campania, si dimette da assessore al Bilancio del Comune di Salerno. Lo ha annunciato lui stesso, prendendo a sorpresa la parola durante un convegno nella sua citta'. Roberto De Luca e' indagato per corruzione dalla procura di Napoli in seguito alla videoinchiesta di Fanpage su presunti casi di mazzette nella gestione degli appalti per i rifiuti in Campania.
Inchiesta Napoli: De Luca jr, contro di me ingaggiati provocatori
"Dal video di Fanpage.it si capisce che c'e' stata un'attivita' di provocazione, addirittura ingaggiando personaggi di dubbia moralita', che anche se hanno pagato il proprio debito con la giustizia adesso sembra che siano dei giustizieri mascherati". Lo ha detto Roberto De Luca, assessore al Bilancio del Comune di Salerno poco prima di dimettersi sull'onda delle polemiche suscitate dall'inchiesta della Procura di Napoli su presunte infiltrazioni dei clan negli appalti per lo smaltimento dei rifiuti partita da una denuncia di Fanpage.it. "C'e' un'indagine in corso quindi non entro nel merito della questione - ha aggiunto - ma sono assolutamente tranquillo". De Luca, figlio del presidente della Regione Campania, ha spiegato cosi' la sua decisione di lasciare l'incarico: "Non voglio rappresentare un abili per nessuno, ne' dare pretesti per operazioni di aggressione politica". Roberto De Luca ha poi spiegato di voler con il suo gesto "tutelare anche il partito, le istituzioni che rappresento e la mia famiglia. Credo sia un atto doveroso per consentire di proseguire questa campagna elettorale con ancora piu' slancio e maggiore entusiasmo e determinazione". Dopo aver ribadito la "fiducia nell'operato della magistratura", ha quindi auspicato che la decisione di lasciare il Comune "sia un'ulteriore conferma di come noi del Pd viviamo la politica e il servizio ai cittadini e dei valori di cui siamo portatori. Mi auguro che questa mia decisione rappresenti un ulteriore stimolo per questa campagna elettorale" che deve continuare "a testa alta anzi altissima".