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Delmastro, imputazione coatta a Roma. Palazzo Chigi: "I pm fanno opposizione?"

Di Redazione Cronache

Il gip di Roma non ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura nell'ambito del procedimento per rivelazione di segreto di ufficio

Cospito: il Gip di Roma ordina l'imputazione coatta per Delmastro

Imputazione coatta per il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro. A disporla è stato il giudice delle indagini preliminari di Roma, nell'ambito del procedimento per rivelazione di segreto d'ufficio in relazione al caso Cospito, anarchico detenuto al 41-bis.

Il gip dunque non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, che ora dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio. Nel chiedere l'archiviazione la Procura "riconosce l'esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo - si affermava in una nota del maggio scorso - ed è fondata sull'assenza dell'elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale".

Secondo il giudice, invece, sussiste sia l'elemento oggettivo che quello soggettivo del reato, ossia la consapevolezza dell'esistenza del segreto. L'eventuale rinvio a giudizio sarà deciso in una nuova udienza del gup. "Prendo atto della scelta del Gip di Roma che, contrariamente alla Procura, ha ritenuto necessario un approfondimento della vicenda giuridica che mi riguarda. Avrò modo, davanti al Giudice per l'Udienza Preliminare di insistere per il non luogo a procedere per insussistenza dell'elemento oggettivo, oltre che di quello soggettivo. Sono fiducioso che la vicenda si concludera' positivamente, convinto che alcun segreto sia stato violato, sia sotto il profilo oggettivo che sotto il profilo soggettivo" ha commentato Andrea Delmastro.

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Palazzo Chigi: "Delmastro-Santanchè: una fascia della magistratura fa opposizione?"

"In un processo di parti non e' consueto che la parte pubblica chieda l'archiviazione e il giudice dell'udienza preliminare imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati è fuorilegge (il riferimento è al caso Santanchè ndr) che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si e' chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all'autorita' giudiziaria. Quando questo interessa due esponenti del governo in carica e' lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso cosi' di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee". Lo affermano fonti di Palazzo Chigi.