Cronache
Covid battuto dalla tecnica: filtro in nanofibra cattura il 99,9 degli aerosol
Il risultato è stato ottenuto dagli scienziati dell’Università della California a Riverside e della George Washington University
Un filtro realizzato con nanofili polimerici (nanofibra) potrebbe catturare il 99,9 per cento degli aerosol che trasportano il coronavirus. Ancora una volta, la tecnica può battere il Covid.
Pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology Letters, questo risultato è stato ottenuto dagli scienziati dell’Università della California a Riverside e della George Washington University, che hanno utilizzato gli aerosol contenenti coronavirus per valutare l'efficienza di filtrazione di diversi tipi di dispositivi. Il team ha confrontato l'efficacia di mascherine chirurgiche e di stoffa con quella di membrane in nanofibra. Stando ai risultati del gruppo di ricerca, le protezioni di tessuto riuscivano a rimuovere tra il 45 e il 73 per cento degli aerosol, quelle chirurgiche erano associate a un’efficacia del 98 per cento, mentre i filtri in nanofibra hanno catturato quasi il 100 per cento degli aerosol. Il filtro in nanofibra, spiegano gli autori, viene prodotto inviando un alto voltaggio elettrico attraverso una goccia di fluoruro di polivinilidene in filamenti di circa 300 nanometri di diametro, circa 167 volte più sottili di un capello umano. La tecnica di produzione, nota come elettrofilatura, è relativamente economica e potrebbe essere utilizzata per la produzione in serie di dispositivi di protezione individuale e sistemi di filtrazione dell'aria. La carica elettrostatica delle nanofibre, inoltre, migliora ulteriormente la capacità di catturare gli aerosol mentre la porosità rende più agevole la respirazione attraverso la barriera fisica. “Lo sviluppo di maschere e filtri mediante elettrofilatura – afferma Yun Shen, docente presso l’Università della California a Riverside – è davvero promettente grazie alle sue elevate prestazioni in termini di filtrazione, fattibilità economica e scalabilità. Il nostro metodo può soddisfare le esigenze specifiche di dispositivi di protezione”.