Cronache

Covid, consigliere leghista alla Segre: "Mancava lei, la numero 75190"

Poi dopo le polemiche si scusa: "Non volevo offendere"

Consigliere della Lega contro Liliana Segre: "Mancava lei, la numero 75190"

"Mancava lei... 75190". Questo il post, poi rimosso, di Fabio Meroni, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Lissone, in provincia di Monza e Brianza, contro la senatrice a vita Liliana Segre, 'colpevole' di essersi espressa a favore del vaccino anti-Covid. Nel post la senatrice non viene nominata direttamente da Meroni, ma solo attraverso il numero con cui fu marchiata dai nazisti nel campo di concentramento di Auschwitz. Sindaco di Lissone dal al 2002, ex deputato della Lega, nella sua scheda sulla pagina del Consiglio comunale di Lissone si dice "appassionato di ufologia e paleoarcheologia. Ha partecipato in qualità di relatore a diversi incontri pubblici ed è membro del Cun, Centro Ufologico Nazionale". 

Consigliere leghista No Vax si scusa: "Non volevo offendere"

"In questo clima d'odio purtroppo anch'io mi sono lasciato coinvolgere e in modo totalmente sbagliato ho cercato di esprimere il mio pensiero. Voglio chiedere scusa alla senatrice Segre, che non intendevo in nessun modo offendere e se un giorno avrò l'onore di poterle parlare spiegherò personalmente il mio pensiero". Lo scrive sulla sua pagina Facebook Fabio Meroni, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Lissone, in provincia di Monza e Brianza, dopo aver postato, e poi rimosso a causa delle polemiche, un post contro la senatrice Liliana Segre, che si era espressa a favore del vaccino anti-Covid. "Ribadisco la mia stima nei suoi confronti. Lascio ad altri, odiatori da tastiera, sfogarsi contro di me", aggiunge.