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Covid, Zingaretti ripercorre l'odissea: "In isolamento per 22 giorni, senza olfatto e gusto"
L'ex segretario del Pd e l'incubo della pandemia 5 anni dopo. Intervista
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Covid 5 anni dopo, Zingaretti: “La paura, 22 giorni di isolamento e la reazione”
Cinque anni dopo il Coronavirus per chi l'ha avuto e non in forma leggera è un ricordo che non si cancella: 22 giorni in isolamento in camera senza olfatto e senza sentire i sapori: all'epoca Nicola Zingaretti era presidente di Regione Lazio e segretario del Pd, ora eurodeputato, e la sua malattia fece scalpore.
A fine gennaio: "Nel Lazio solo 2 casi di Covid"
A fine gennaio, dati alla mano aveva dichiarato che gli allarmismi erano infondati: “Nel Lazio abbiamo 85 mila malati di influenza e solo 2 per Covid”. Poi il 27 marzo, quando il virus stava iniziando a circolare ma l'Italia era nel pallone, lui scriveva su Ig di aver raccolto l'invito del sindaco Sala e aveva postato l'immagine di un aperitivo in compagnia. Eppure Mattia Maestri, il Paziente Zero di Codogno, era dal 20 febbraio che lottava contro la morte prima a Codogno, poi a Pavia. Il dramma era nell'aria ma mancavano i mezzi per capirlo e combatterlo.
IL 7 marzo l'annuncio: "Sono positivo"
Lo stesso Zingaretti il 7 marzo ha poi annunciato di essere positivo a 2 tamponi e per 22 giorni ha vissuto in isolamento nella sua stanza con febbre, assenza di olfatto e nessuna percezione dei sapori. Quai giorni li ha sintetizzati così: “Paura? Sono stato in isolamento a casa mia per 22 giorni nella mia camera - ha raccontato - per cinque o sei giorni percepisci che può accadere di tutto, la febbre si alza, non senti i sapori e non hai l’olfatto. Io ho avuto la fortuna di non aver mai avuto bisogno dell’ossigeno artificiale, però in quei giorni prendi coscienza che può accadere tutto. Hai paura, ma è il momento in cui bisogna combattere”.
Onorevole Zingaretti, il ricordo che le è rimasto più impresso di quel periodo di Pandemia?
“Quando ho capito che ogni essere umano, anche i più vicini a noi, poteva essere portato via.Io ho avuto il Covid tra i primi e forse è stata la prova non esistono problemi irrisolvibili, ci vuole solo il coraggio. E poi che sino a quando non è arrivato il vaccino bisognava stare tutti a casa. All'inizio era tutto così”.
Poi c'è stata la reazione della scienza e siamo usciti dal tunnel...
“Sì, è stata una tragedia collettiva totalmente inaspettata ma l'Italia ne è uscita: siamo stati il battistrada di un modello che ci ha permesso di uscirne a testa alta, il Mondo intero ha visto e copiato come l'Italia ha reagito al Covid”.