Cronache

David Rossi: "Il pc trovato non era il suo. Ferite al viso non per la caduta"

Le indagini continuano e dalla relazione della commissione parlamentare d'inchiesta emergono seri dubbi sul suicidio. La pista dei festini resta viva

David Rossi, lo scambio di portatile con quello di un collega

La morte di David Rossi resta avvolta nel mistero, si sussegono le inchieste e si aprono sempre nuovi fascicoli, ma un elemento resta costante, ci sono sempre più dubbi sull'ipotesi che il manager del Mps si sia suicidato gettandosi dalla finestra del suo ufficio a Siena. Anche nella relazione della commissione parlamentare d'inchiesta - si legge sul Fatto Quotidiano - vengono evidenziate queste incertezze. "Sono emersi i presupposti affinché si prosegua nella doverosa ricerca della verità, tanto in relazione alla morte di Rossi, quanto in relazione alle vicende a essa connesse e collegate, che pure sono emerse". Festini compresi.

Tra le cose che continuano a non tornare, - prosegue il Fatto - ci sono le "ferite sul volto", "incompatibili con la precipitazione", e più in generale manca la certezza sulla tesi del suicidio. "Permane il dubbio", scrivono anche i commissari, che il portatile di Rossi sia stato fatto sparire, e che quello trovato dagli inquirenti fosse di un collega. Il documento, di 130 pagine, è stato firmato da tutti i gruppi tranne Pd e Leu, fatto che ieri ha innescato una polemica politica. La relazione è stata trasmessa alle Procure di Siena e Genova.