Cronache

Dean Potter, acrobata del rischio, muore facendo un salto estremo

L'ultima bravata è costata cara a Dean Potter, uno tra i piu' conosciuti pionieri americani degli sport estremi: si è lanciato con la tuta alare da un promontorio, Taft Poin, che si affaccia sulla Yosemite Valley. E si e' schiantato a terra. Con lui è morto un altro noto base jumper, Graham Hunt. La coppia si è lanciata sabato pomeriggio, probabilmente per evitare i controlli dei rangers, visto che la pratica è vietata in tutti i parchi naturali americani.

Il base jumping è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi da una struttura fissa o da una scogliera (base e' l'acronimo di Building, edifici, Antennas, torri abbandonate, Span ponti ed Earth terra): il paracadute viene aperto dopo essersi lasciati cadere a lungo e solo la tuta alare diminuisce un po' il rischio. Non vedendoli tornare, qualcuno ha lanciato l'allarme e le squadre di soccorso li hanno cercati fino a tarda notte; ma i corpi sono stati individuati solo domenica da un elicottero. Il paracadute non si era aperto. Potter e Hunt, che vivevano vicino a Yosemite, erano molto conosciuti nella comunita' degli amanti degli sport estremi. Spirito libero, Dean aveva la passione di spingersi oltre il limite di cio' che e' possibile.

Era l'unico al mondo ad eccellere in tre discipline: base jumping, arrampicate in solitaria e anche le camminate funamboliche su una corda di nylon, tesa tra i canyon piu' spettacolari del mondo, a centinaia di metri dal suolo; il tutto senza cavi di collegamento o dotazioni di sicurezza. Spesso, ma non stavolta, era accompagnato nelle sue imprese dalla fidanzata, Jennifer Rapp, e dal suo cane, Whisper. Di recente aveva scatenato le ire degli animalisti la sua decisione di portare in una delle sue imprese il cagnolino: infilato nello zaino issato in spalla, Whisper aveva provato il brivido del base jumping. Quando era arrivato a terra aveva fatto le feste al padrone, ma c'e' chi giura che non gli fosse piaciuto.