Diciotti, svolta: sbarcano tutti. Accolti da Chiesa, Albania e Irlanda
I migranti a bordo da 10 giorni della nave Diciotti della Guardia costiera sbarcheranno nelle prossime ore. Lo ha detto dalla festa della Lega a Pinzolo, in provincia di Trento, il ministro dell'Interno Matteo Salvini. 20 migranti andranno in Albania, 20-25 saranno accolti in Irlanda e gli altri verranno ospitati dalla Chiesa italiana.
"C'è un popolo stufo di essere servo: bloccare l'immigrazione clandestina non è diritto ma un dovere di un ministro; abbiamo fatto e speso anche troppo, lo dico soprattutto al popolo della rete, per fortuna che esiste, non possono imbavagliare nessuno. Alcuni immigrati vanno in Albania, il governo albanese si è dimostrato migliore di quello francese. E io dico grazie agli albanesi e vergogna ai francesi. La restante parte dei migranti andrà in uno-due altri Paesi ma la maggioranza, e ci ho lavorato personalmente mentre gli altri insultavano, sarà ospitata a cura dei vescovi della Chiesa italiana".
Diciotti: Cei, situazione era insostenibile, Chiesa apre porte
La situazione sulla nave Diciotti "non era piu' sostenibile", per questo la Chiesa "ha deciso di aprire le porte, nel rispetto dei principi espressi piu' volte dal Papa, costruire ponti e non muri". Cosi' il portavoce della Cei don Ivan Maffeis interpellato dall'Agi. "Abbiamo espresso nelle ultime ore - spiega - la disponibilita' ad accogliere i migranti, e il ministro l'ha accolta, dopo che solo Irlanda e Albania si sono dette disponibili. Ora occorre verificare le condizioni di salute di queste persone, l'identificazione, tutti i passaggi che prevede la legge. Credo che domani sapremo piu' concretamente i passi da seguire per ospitarli, adesso e' una cosa ancora nell'immediatezza di questi minuti, sugli aspetti pratici sara' tutto stabilito nelle prossime ore".
Ordine di sbarco della Sanità marittima per 17 dei 150 migranti che da 10 giorni sono a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera. Tredici di loro, sei uomini e sette donne, sono stati trasportati in ambulanza nei presidi sanitari allestiti a terra. Le altre 4 donne interessate dall'ordine di sbarco si sono rifiutate di scendere, perché intendono farlo solo con i loro compagni per i quali è però necessaria una preventiva autorizzazione da parte del Viminale. Un via libera atteso da 5 giorni, da quando cioè la nave Diciotti è approdata al porto di Catania.L'ispezione sanitaria a bordo e lo sbarco
Lo sbarco è stato ordinato dall'ufficio di Sanità marittima di Catania e arriva dopo che, nei giorni scorsi, oltre a chi aveva problemi di salute, erano stati fatti scendere dalla nave 27 minori non accompagnati (LE LORO STORIE). I primi a scendere da nave Diciotti sono stati tre uomini, seguiti da una donna. Tutti sono stati 'fotosegnalati', uno per uno, come da prassi, alla fine della scaletta.
Sono state violentate in Libia le undici donne che sono su nave Diciotti e che saranno evacuate per emergenza medica dal pattugliatore della Guardia costiera. I medici hanno accertato i segni delle violenze subite nei centri dei trafficanti di esseri umani e disposto il ricovero delle vittime nel'ospedale Garibaldi di Catania.