Cronache
Dossieraggio, il server top secret in Lituania: "Nessuno andrà a controllare". E spunta anche un'agenzia sospetta a Roma
Primi sequestri all’agenzia Equalize, i file scaricati illecitamente sarebbero 800mila
Dossieraggio, lo scandalo si allarga: spuntano anche gli agganci tra l'agenzia di Milano e una di Roma
Lo scandalo dossieraggio si allarga ulteriormente e ora nel mirino degli inquirenti è finita anche un'altra agenzia di spionaggio, questa volta a Roma che avrebbe avuto contatti con quella di Milano Equalize srl finita sotto inchiesta. La Procura di Roma - riporta Il Corriere della Sera - ha aperto un'indagine su una struttura di spionaggio molto simile a quella scoperchiata dalla Procura di Milano: una rete clandestina di raccolta d’informazioni con sede nella Capitale di cui ha dato notizia, nel marzo scorso, il giornalista Fabrizio Gatti sul sito Today.it, battezzandola "Squadra Fiore", composta da ex appartenenti alle forze di polizia e dei servizi segreti. Gatti è stato già ascoltato come testimone e ieri, sulla stessa testata, ha rivelato che una delle sue fonti fu Samuele Calamucci, oggi indagato a Milano.
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"La Guardia di finanza cosa mi chiederà se viene qua a rompermi le scatole? Una copia del server italiano, una copia del server nel Regno Unito e una copia del server in Lituania. Noi poi gli diciamo che è un peccato che non lo troviamo, e nessuno andrà in Lituania a vedere...". La previsione di Samuele Calamucci (il più bravo dei tecnici informatici dell’agenzia Equalize) in una intercettazione del 4 novembre 2022 con Enrico Pazzali (il presidente di Fondazione Fiera Milano che possiede al 95% l’agenzia amministrata dall’ex superpoliziotto e socio al 5% Carmine Gallo) - riporta Il Corriere - si rivela sbagliata ora che la Procura di Milano ha individuato ed è riuscita a fare sequestrare in Lituania il server di Equalize, più "vero" di quello italiano, probabilmente già ripulito nel timore di indagini ("Carmine è a rischio perquisizione, quindi noi non dobbiamo lasciare qua nessun materiale estraneo").
Secondo l'accusa, in più occasioni i dipendenti di Equalize, adusi a pagare un poliziotto e un finanziere per far fare loro gli accessi abusivi allo Sdi, - riporta Il Corriere - affrontano il tema del fatto che questa modalità classica di consultazione non è però fattibile su politici e persone di interesse pubblico, perché quando si toccano questi nomi il sistema è tarato per generare un alert. Sarebbero 800mila i file scaricati illecitamente.