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Cronache
Droni armati, intesa segreta Italia-Usa. Predator da Sigonella per colpire

Predator per colpire i terroristi, ma ci sarebbero anche vittime civili

Sigonella torna a far parlare di sé. La base militare italiana già coinvolta in diverse vicende del passato è al centro di un articolo pubblicato oggi da Il Fatto Quotidiano, nel quale si sostiene che "la base di Sigonella in Sicilia insieme con la base di Ramstein in Germania sono nel cuore" di una guerra antiterrorismo basata sui droni "che sfugge a qualsiasi controllo democratico, è costellata di menzogne e di centinaia di vittime civili innocenti".

Ora, però, scrive il Fatto, "sarà possibile conoscere nel dettaglio alcuni degli accordi tra gli Stati Uniti e l’Italia che regolano lo scopo delle operazioni, la catena di comando e le attività previste per i droni americani stazionati presso Sigonella. L’EUROPEAN CENTER for Constitutional and Human Rights (ECCHR) di Berlino, infatti, ha ottenuto copia di due documenti, dopo una lunga battaglia legale con il Foia, lo strumento che permette ai cittadini di accedere ai documenti della pubblica amministrazione. Dall ’intesa tra l’Italia e gli Stati Uniti, datata 2014, emerge che almeno quattro droni armati Predator sono di stanza a Sigonella e possono operare su autorizzazione “caso per caso” da parte del ministro della Difesa italiano, con il comandante statunitense che si coordina direttamente con quello italiano".

Come sottolinea il Fatto Quotidiano, "questo coordinamento, messo nero su bianco da un documento ufficiale, renderà difficile per il nostro governo negare le responsabilità nelle uccisioni con i droni" che secondo alcuni report hanno visto vittime anche cittadini civili.

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