Cronache
Emilia Romagna, Figliuolo o Bertolaso commissari. Conselice, 500 in zona rossa
Sindaca, medici e vigili del fuoco avvisano sui rischi per la salute e fermano l'invio di cibo. Ma gli abitanti restano ancora nelle case allagate
Conselice, stop al cibo e invito a lasciare la zona rossa. Ma gli abitanti resistono
La sindaca di Conselice, Paola Pula, ha firmato un'ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari. La misura, presa in accordo con la Giunta e sentiti i capigruppo, "si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall'abitato di Conselice, dovuta alle grandi quantità di acqua presente sul territorio. La pericolosità della situazione è legata strettamente, e unicamente, al contatto con le acque stagnanti".
Ma, come racconta il Corriere della Sera, almeno 500 persone restano nella zona rossa e dicono di non avere intenzione di andarsene. "Praticamente nessuno ha lasciato la propria casa dopo l’ordinanza di evacuazione per rischio igienico sanitario di una parte di Conselice. Anzi qualcuno che era fuori è rientrato proprio ieri, incoraggiato dal fatto che l’acqua resta putrida e maleodorante, ma il livello si è notevolmente abbassato. Nei punti più critici siamo intorno ai 40 centimetri e le parti più esterne sono già asciutte. Per spostarsi non serve più il gommone ma bastano gli stivali".
Prosegue il Corriere della Sera: "A nulla è valso l’appello di tutti i medici di famiglia del paese che hanno scritto una lettera aperta raccomandando «di lasciare le case e pensare in primo luogo alla salute». E neppure le parole accorate di Luca Carnevali, medico volontario che affianca i Vigili del fuoco: «Oltre a tetano ed epatiti, rischiate intossicazioni da listeria e salmonella che possono essere molto gravi». Nulla. La gente è sorda a tutto. Non serve neanche la comunicazione che quello di ieri è stato l’ultimo pasto consegnato a chi resta in casa anche se non ci sono luce e acqua".
Super commissario: tra i nomi Figliuolo, Bertolaso e Curcio
Nel frattempo, il governo Meloni si avvicina alla nomina del commissario per la ricostruzione. Come spiega il Fatto Quotidiano, "si parla di un commissario “modello Figliuolo”, ricordando la nomina del generale per l’emergenza Covid fatta da Draghi per sostituire Domenico Arcuri. Ma quello di Figliuolo non è solo un “modello”: il suo nome è davvero sul tavolo del governo, dicono due esponenti dell’esecutivo. Figliuolo, che oggi è Comandante del Comando operativo Interforze, ha da sempre un buon rapporto con la premier".
Sempre secondo il Fatto, gli altri nomi caldi sarebbero quelli del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e di Guido Bertolaso, considerato il Commissario per eccellenza degli ultimi vent’anni. "Quest’ultimo, che però dovrebbe rinunciare a fare l’assessore al Welfare in Lombardia, ha buoni rapporti con i Presidenti di Regione ma non con i plenipotenziari del governo: non si è mai preso con Salvini ma soprattutto con Meloni".