Cronache

Fascicolo sanitario Ue? Regalo a Big pharma: i nostri dati un grande business

di Antonio Amorosi

La sanità in mano a Big Pharma e Big tech. Il profitto prima della salute, il profitto prima della privacy. Come la sanità digitale sta cambiando il mondo

Come le Big Tech investono nella sanità

Con le migliori intenzioni, occuparsi della salute dei cittadini e dei propri lavoratori, le Big Tech investono nella sanità. Prima dello scandalo Cambridge Analytica il colosso Facebook aveva cercato un accordo con alcuni ospedali americani per ottenere i dati sanitari dei pazienti. Lo rivelò l'emittente statunitense CNBC, ma lo scandalo fece passare in second’ordine il progetto e saltare tutto.

Amazon da anni sta cercando di entrare nel mercato dei farmaci da prescrizione. Dopo diversi tentativi, nel 2019 ha acquistato la farmacia online PillPack. Amazon Pharmacy si rivolge sia ai cittadini USA, che possono acquistare in regime di rimborso che a pagamento, sia ai medici di famiglia, che possono inviare direttamente la ricetta al sito online invece del loro assistito.

Altro canale è Amazon Alexa: dal 2019 l'assistente digitale a controllo vocale ha iniziato a utilizzare le informazioni del sito web del NHS (il sistema sanitario britannico) per rispondere alle domande sulla salute. Con l’accesso alle cartelle cliniche si possono trovare i punti di interesse nei dati sanitari e anche di business. E poi c’è un prodotto diffuso per il pubblico globale: conoscendo i tuoi dati la tecnologia Alexa può comunicarti i tassi di glicemia e aiutarti con il diabete.

Nel 2015 Ibm ha investito 20 milioni di dollari su “Modernizing medicine”, un sistema specifico specializzato di cartelle mediche elettroniche in grado di fornire soluzioni. Google Ventures invece solo 2021 ha sviluppato partecipazioni in una cinquantina di aziende del settore sanitario. Tra le più interessanti c’è l’oncologia di precisione della startup USA Treeline Biosciences, la salute emotiva e comportamentale di Brightline, l’editing genetico di Prime Medicine e Leyden Labs, che punta a un approccio proattivo nella lotta ai virus respiratori noti e ignoti.

Tramite la controllante Alphabet che è a capo di Google c’è stata poi l’acquisizione del colosso Illumina della biotech Grail, che mira a tecniche di screening oncologico per pazienti asintomatici; Nasdaq di Verve Therapeutics, che intende mettere l’editing genetico al servizio della lotta alle malattie cardiovascolari, e della britannica Vaccitech, specializzata nello sviluppo di vaccini e immunoterapie contro malattie infettive e oncologiche.

Nel 2021 Google e la catena ospedaliera HCA Healthcare Inc. hanno raggiunto un accordo per sviluppare algoritmi sanitari utilizzando le cartelle cliniche dei pazienti. Anche Apple punta sul sanitario. Nel 2018 in California Apple ha aperto la prima clinica AC Wellness, destinata ai propri dipendenti. L’azienda è in possesso dei loro dati sanitari.

Nel 2016 Apple ha ideato un piano di medicina di base, in cui i ricercatori dell'azienda hanno cercato di comprendere come il flusso di dati sulla salute raccolti attraverso lo smartwatch potesse essere sfruttato per migliorare l'assistenza sanitaria. In sostanza, i dati generati vengono collegati con l'assistenza virtuale e in un monitoraggio continuo dello stato di salute del paziente arrivano ai medici Apple. In futuro avremo i medici delle Big Tech e un sistema di dati sanitari che permetteranno di anticipare le malattie a chi potrà permetterselo: solo i più ricchi.