Cronache
Federalberghi, nessun obbligo di chiusura per alberghi e strutture ricettive
L'accoglienza è garantita, chiude solo chi non ha clienti. L'associazione ribadisce che il decreto di ieri non fa menzione di sospensione di tale attività
Il decreto adottato ieri sera dal presidente del Consiglio dei ministri, che impone la sospensione di alcune attività economiche, non menziona in alcun modo gli alberghi e le strutture ricettive. Alla luce delle fake news circolate in queste ore, Federalberghi ritiene opportuno chiarire che non è previsto alcun obbligo di sospensione dell’attività ricettiva. La chiusura di molti alberghi negli ultimi giorni è da ascrivere solamente alla totale mancanza di clienti, italiani e stranieri, in attesa di tempi migliori.
Federalberghi riferisce che non mancano tuttavia le strutture su tutto il territorio nazionale che continuano ad erogare il servizio, lavorando in perdita, con spirito di responsabilità, per fornire il necessario supporto alle persone che ne hanno bisogno. E dichiara che a titolo meramente esemplificativo, in queste ore gli alberghi italiani stanno accogliendo squadre di tecnici ed operai impegnati in cantieri e nella fornitura di servizi di assistenza tecnica, persone che viaggiano per motivi di salute, connessi all’esigenza di curare se stessi o di accudire i familiari ricoverati in ospedale, equipaggi degli aerei, dei treni e dei pullman che alla sera concludono il turno in una località diversa da quella di residenza, persone che per motivi di servizio sono abitualmente alloggiate presso i residence, turisti che avevano iniziato il proprio viaggio in Italia la settimana scorsa e sono in attesa di far rientro a casa e tanti altri.