Cronache
Genitori Renzi, oggi a Firenze il via al processo per le false fatture
Tiziano Renzi e Laura Bovoli assenti di fronte al giudice Gugliotta, presente solo il terzo imputato Luigi Dagostino
Al via il processo per false fatture ai genitori di Matteo Renzi
Parte oggi quello che è il processo per false fatture ai coniugi Renzi, genitori dell'ex premier Matteo.
Tiziano Renzi e Laura Bovoli, chiamati a comparire di fronte al giudice Gugliotta a Firenze, risultano però assenti; presente invece il terzo imputato il 're degli outlet' (recentemente coinvolto in un'altra inchiesta a Bari) Luigi Dagostino.
Al centro dell'inchiesta due fatture, per altrettanti studi di fattibilita' sui progetti commerciali nell'outlet "The Mall'' di Reggello (Firenze), per quasi duecento mila euro.
Prestazioni, secondo la procura di Firenze, mai svolte, dunque soldi che sarebbero finiti nelle tasche dei genitori dell'ex premier.
A rinviare tutti e tre a giudizio fu il gup Silvia Romeo lo scorso 4 settembre. Il processo cadrà a pochi giorni dall'emissione della misura cautelare dei domiciliari per bancarotta e ancora false fatture a carico di Renzi senior e della moglie; a complicare ulteriormente la vicenda un altro rinvio a giudizio, a Cuneo, per la Bovoli, accusata della bancarotta documentale della 'Direkta', un'altra societa' nell'orbita dell'azienda Eventi 6. Sempre la Eventi 6, l'azienda di cui era amministratrice fino allo scorso 20 febbraio la madre dell'ex segretario del Pd, è la destinataria della più cospicua delle due fatture oggetto delle contestazioni del pm Christine Von Borries.
Le fatture emesse dai coniugi Renzi al vaglio degli inquirenti
Il 30 giugno del 2015, la Eventi 6 fattura alla Tramor di Luigi Dagostino 140mila euro piu' 30mila di Iva per uno "studio di fattibilita' di una struttura ricettiva e food con i relativi incoming asiatici e la logistica da e per i vari trasporti pubblici (Ferrovie, aeroporti ecc...)". Studio che, secondo il documento contabile sequestrato dalla guardia di finanza, venne consegnato il 30 maggio del 2015, cinque mesi dopo l'incarico, ricevuto il 20 gennaio. L'altra fattura, dell'importo di 20mila euro piu' Iva, venne emessa il 15 giugno 2015 dalla Party, altra societa' dei Renzi, alla Tramor di Dagostino per uno 'studio di fattibilita' commerciale per collocazione area destinata al food' sempre per un nuovo insediamento presso l'outlet 'The Mall' di Reggello. Per il pagamento della fattura alla Eventi 6, Luigi Dagostino aveva sollecitato, il 10 luglio del 2015, un suo collaboratore a far partire il bonifico "con estrema urgenza". Il pagamento venne effettuato materialmente il 21 luglio seguente.
Lo sfogo di Tiziano Renzi sui social
Dure le dichiarazioni di Tiziano Renzi che poco tempo fa si è sfogato sui social: "La nostra azienda di famiglia (Eventi6) non ha mai avuto nessun problema con bancarotte o false fatture o lavori in nero“, scrive. “Le accuse riguardano altre realtà, cooperative, alcune delle quali hanno fatto o rischiano di fare bancarotta – continua il post su Fb – L’accusa ritiene che queste cooperative fossero guidate dall’esterno da noi. Falso. Noi ci siamo sempre preoccupati che chi lavorava con noi facesse un buon servizio ma non siamo mai stati gli amministratori di queste cooperative, nemmeno amministratori di fatto [...] Noi non abbiamo commesso i fatti per i quali siamo privati della libertà. Lotteremo con tutte le nostre forze per difendere la dignità e l’onore di due persone che in 35 anni di carriera non hanno mai avuto fallimenti, bancarotte e lavori in nero”