Cronache

Genitori Renzi: giudice, prove univoche per false fatture

I Genitori di Renzi condannati per false fatture, il giudice: "Prove univoche per false fatture"

 Un «compendio probatorio preciso ed univoco» che consente «di affermare, senza incertezze, la ricorrenza di tutti gli elementi costitutivi dei reati contestati ai tre imputati». E’ quanto riportano le motivazioni della sentenza del giudice Fabio Gugliotta, relative alla condanna per false fatture dei genitori dell’ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, e dell’imprenditore Luigi Dagostino.

Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono stati condannati a un anno e nove mesi. Due anni la condanna per l'imprenditore  Luigi Dagostino.   

Sempre secondo il giudice è «comprovata l’inesistenza oggettiva delle due fatture emesse delle società Party ed Eventi 6, sulla base di molteplici e convergenti elementi». Tra questi, elenca il giudice, il «mancato rinvenimento di qualsiasi documentazione comprovante l’esistenza delle prestazioni indicate nei documenti fiscali», e nessuna formalizzazione degli incarichi.

Le due fatture oggetto del processo erano relative a presunti studi di fattibilità su progetti commerciali nell’outlet ‘The Mall’ di Reggello (Firenze), del valore complessivo di quasi 200mila euro, pagati alla Eventi 6 e alla Party dei Renzi dalla multinazionale Kering, parti offese nel processo.

Genitori Renzi, parlano i legali: "Faremo appello" 

"La lettura delle motivazioni della sentenza di primo grado dimostra evidenti e palesi incongruenze giuridiche e nella ricostruzione dei fatti sulle quali presenteremo appello nei termini previsti dalla Legge. Le contraddizioni presenti nella motivazione della sentenza ci fanno guardare al processo di appello con molta fiducia nel doveroso rispetto per i giudici". Così gli avvocati Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini, legali di Tiziano Renzi e Laura Bovoli.