Cronache
Cogoleto, saluto fascista per votare. Bufera su 3 consiglieri comunali
Il consiglio comunale si è tenuto nella Giornata della Memoria
Succede a Cogoleto, Genova, che durante il consiglio comunale tenutosi nella Giornata della Memoria che come di consuetudine ricorda le vittime della Shoa, un consigliere della Lega, uno di Fratelli d'Italia e uno indipendente abbiano utilizzato il saluto romano come alternativa all'alzata di mano per votazione di bilancio.
Come riportato da Genova24, il sindaco di Cogoleto Paolo Bruzzone ha affidato a Facebook la sua condanna al gesto: “Alcuni consiglieri della minoranza si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano. Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino a oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi” e continua Bruzzone- “Sono pertanto convinto che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell’ideologia a cui rimandano quelle braccia tese – e più in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico – hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libertà e dignità. Da qui la necessità di rimarcare quanto già espresso durante la seduta del Consiglio Comunale, esprimendo nuovamente la mia preoccupazione e quella di tutta l’amministrazione per fatti che sono lontani dal nostro vivere quotidiano e dal rispetto che contraddistingue i valori democratici e di pace del nostro Paese”, continua il sindaco di Cogoleto.
“Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini”, conclude Bruzzone.
Il gesto è stato condannato anche dal Presidente della Regione, Toti.
Ecco un esempio di quelli con cui non si potrà mai governare. pic.twitter.com/frNbqnyFTF
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) January 28, 2021