Cronache
"Giocatori corrotti con 10mila euro". Catania Calcio nella bufera
"Che stai combinando". Al telefono è il presidente del Catania Calcio, Pulvirenti. All'altra cornetta risponde il direttore generale Delli Carri: "E sto ancora qua con lui". "E che ci vuole". "Poi le spiego, ma è a posto è a posto". "Stiamo lavorando sul treno di venerdì". Queste le frasi intercettate e che proverebbero il nuovo scandalo che investe il mondo del Calcio: partite comprate per non far retrocedere il proprio club. L'accusa che ha gelato i tifosi del Catania Calcio e gettato nuove ombre sul mondo del pallone uscito a pezzi da anni di scandali calcio scommesse. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori le partite dei siciliani nel campionato di serie B. Per cinque di queste gli inquirenti ritengono di avere trovato riscontri oggettivi della corruzione dei giocatori mentre per le ultime tre gare l'illecito non si sarebbe perfezionato grazie all'interessamento da parte della Federcalcio.
Dall'ordinanza firmata dal gip Fabio Di Giacomo, emerge che il Catania, tramite Giovanni Impellizzeri, un agente di scommesse finito agli arresti, avrebbe agito come finanziatore, pagando da dieci a venti mila euro a ciascun giocatore 'corrotto' per ogni singola partita truccata. Le somme versate da Impellizzeri sarebbero poi rientrate con le scommesse sulle gare il cui risultato era stato gia' "sistemato" e sulle quali si puntava quindi a colpo sicuro.
Il tramite con i giocatori sarebbe stato il procuratore calcistico Fernando Arbotti, pure lui arrestato, che avrebbe consegnato somme che vertevano sui dieci mila euro a ciascun giocatore per ogni singola partita. Sette gli arrestati tra cui il presidente della Catania Calcio Antonio Pulvirenti, l'amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore generale Daniele Delli Carri. In manette anche bookmaker e procuratori sportivi. Gli arrestati durante l'operazione "I treni del goal" sono stati posti ai domiciliari.
Secondo la Dda di Catania, queste le partite del campionato di serie B sarebbero state 'comprate' dal club rossoarruzzo per evitare la retrocessione della squadra: Varese Catania 0-3, Catania-Trapani 4-1, Latina Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0, Catania-Livorno 2-1 e Catania-Avellino 1-0. Tra gli indagati anche i vertici del Messina Calcio: Pietro Lo Monaco, proprietario, Fabrizio Ferrigno, direttore sportivo e Alessandro Failla, amministratore delegato. Sono indagati anche vari calciatori, come Alessandro Bernardini del Livorno, Riccardo Fiamozzi del Varese, Luca Pagliarulo e Matteo Bruscaggin, entrambi del Trapani.
Nel fascicolo sono confluite varie intercettazioni telefoniche.
Pulvirenti: "Sono estraneo ai fatti" - Antonino Pulvirenti, attraverso il suo avvocato, il professore Giovanni Grasso, esprime "massima fiducia nella magistratura"."Abbiamo la massima fiducia nella magistratura catanese - afferma l'avvocato del presidente Pulvirenti, il professore Giovanni Grasso - il presidente è certo di poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Il presidente - annuncia il legale - intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania spa, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva".
Pulvirenti da parte lesa a arresto, suo input a inchiesta - L'inchiesta sulla crompravendita di partite nel campionato di serie Be' stata avviata dalla Digos all'indomani della gara tra il Catania e l'Entella. Dopo quella sconfitta, l'ennesima, il presidente del Catania Calcio, Nino Pulvirenti, arrestato stamattina, aveva denunciato di avere ricevuto una lettera minatoria con all'interno due proiettili. Su questo fatto la Digos aveva avviato un'indagine mettendo sotto controllo il celulare di Pulvirenti. Da parte offesa, il patron del club rossoazzurro si e' trasformato in indagato: al telefono, infatti, in un linguaggio cifrato ma non troppo, Pulvirenti secondo l'accusa ha rivelato il meccanismo col quale il direttore sportivo, su sua indicazione, interessava il procuratore di calciatore Fernando Arbotti per corrompere i giocatori delle squadre avversarie del Catania. Per la compravendita sarebbero state versate somme che vanno dai 10 ai 20 mila euro ad ogni singolo giocatore per una sola gara.
LE INTERCETTAZIONI. "Che stai combinando". Al telefono è il presidente del Catania Calcio, Pulvirenti. All'altra cornetta risponde il direttore generale Delli Carri: "E sto ancora qua con lui". "E che ci vuole". "Poi le spiego, ma è a posto è a posto". "Stiamo lavorando sul treno di venerdì".
"Ho caricato pure altre 1500 euro e non li ho potuti manco giocare. Comunque viva lo sport". E' il bookmacker Impellizzeri ad essere intercettato in una conversazione che secondo gli inquirenti prova il modus operandi degli arrestati. "Comunque il campionato del Catania troppo strano, troppo scarsi. Se non ci pensiamo noi queste cinque partite eravamo retrocessi veramente."
"Ormai l'ho inquadrato il campionato di serie B, l'anno prossimo arrivo primo". Afferma il dirigente del Catania Calcio, poi dopo qualche giorno le manette.
LE REAZIONI. "Un grande dolore, perche' lavoriamo ogni giorno per rendere comunque credibile e per aumentare la reputazione del nostro contesto, quindi questa e' una notizia che ci lascia sgomenti". Cosi' il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, a Sky TG24 HD, in merito all'inchiesta, denominata 'I treni del goal', che ha colpito alcuni dirigenti del Catania.