Cronache

Glifosate, una perizia segreta mette in discussione l’approvazione UE

di Antonio Amorosi

Otto anni dopo, dai cassetti dell’ente per la sicurezza alimentare, spunta un rapporto fantasma sul glifosate. Manca un test e c’è allarme

Mancava un test per l’approvazione. L’appello alla Ue per fermare l’uso del glifosate nel continente

 

Nel novembre scorso la Commissione Europea ha rinnovato, per altri dieci anni, l’utilizzo dell’erbicida glifosate (o glifosato) in agricoltura e nei terreni del continente. Ma si scopre oggi che una perizia/test essenziale è rimasta nascosta per otto anni nei cassetti dell’ente per la sicurezza alimentare francese, Anses.

Si tratta della perizia/test sulla genotossicità dell’erbicida, cioè l’analisi che per la letteratura scientifica consente di comprendere la capacità del diserbante di danneggiare il DNA di vegetali e degli animali con i quali entra in contatto. Questa eventualità può promuovere negli organismi animali lo sviluppo di malattie gravi, tra queste anche i tumori.

Quando Anses era stata incaricata di eseguire l’analisi (il lavoro doveva essere pubblicato nel 2016) sollecitò l’esecuzione di tre test, seguendo la metodologia degli scienziati europei: due test in vitro e un test direttamente sugli animali, detto test "cometa". Sono queste le perizie essenziali per comprendere il potenziale tossico dell’erbicida.

A ottobre 2021 i giornalisti del quotidiano francese Le Monde scoprono che la perizia/test esiste ma che non è mai stata divulgata: manca all’appello. Così chiedono all’ente francese di fornirgliela ma Anses si rifiuta, sostenendo non sia stata adottata. Così non ottenendo risultati i giornalisti (detengono la maggioranza del gruppo editoriale Le Monde) presentano un'azione legale al tribunale amministrativo di competenza, Melun (Île-de-France) per chiederne la pubblicazione.

L’assenza della perizia di fatto ha consentito il rinnovo del glifosate da parte della UE senza aver realizzato il test fondamentale, scrivono i giornalisti, come dicevamo, nel caso specifico il test “cometa” sugli animali. Ma prima che il tribunale proceda arriva il colpo di scena: Anses pubblica la perizia; siamo a fine marzo del 2024.

Cosa c’è scritto nello studio?

Il rapporto Anses evidenzia che gli scienziati nutrono severi dubbi sugli effetti del glifosato e sulla potenziale genotossicità. I test richiesti ed effettuati non possono escludere il rischio di genotossicità derivante dall’utilizzo del diserbante. E, aggiunge l’ente per la sicurezza alimentare francese, questo accade anche se “ulteriori studi su formulanti e prodotti sono necessari per decidere sul loro potenziale mutageno e genotossico”.

Non vi è certezza. La polemica esplode nell’opinione pubblica francese, dopo la rivelazione. Le Monde attacca, Anses minimizza, sostenendo che il proprio studio del 2016 sia stato superato dal “gruppo di lavoro” istituito nel febbraio dello stesso anno dalla Commissione europea e dalle analisi connesse che hanno poi portato all’approvazione dell’erbicida. Non vi sono prove sulla tossicità.

Ma emergono anche divergenze tra gli scienziati che hanno lavorato allo studio. L’opinione divergente di un esperto presentata nell’appendice 7 della perizia/test resa pubblica afferma che “un insieme di risultati convincenti rappresenta un reale avvertimento di un effetto genotossico indotto da diverse formulazioni… . Inoltre, l'effetto pro-ossidante si riscontra soprattutto nei pesci che dovrebbero essere studiati su altri modelli in un esperimento con un disegno validato”.

Per i giornalisti il quadro fa ritenere insufficienti i test utilizzati per valutare la tossicità dell'erbicida, vista l’assenza del test “cometa”.

A questo punto i gruppi ambientalisti di tutta Europa vedono nel caso la possibilità di rimettere in discussione l’approvazione Eu di novembre 2023. Così anche il gruppo Générations Futures ha lanciato un appello alle istituzioni di Parigi e a quelle di Bruxelles: “Chiediamo al governo francese, alla Commissione europea e all’EFSA di tenere immediatamente conto delle principali raccomandazioni di questo rapporto, in particolare in termini di test di genotossicità, al fine di rivedere urgentemente la nuova autorizzazione appena concessa al glifosato per 10 anni e che dovrà, in attesa dei risultati di questi nuovi test, essere sospeso”.