Cronache
Goi, "Gran Maestro Stefano Bisi dice la verità": archiviate accuse Di Bernardo
Il Giudice archivia le accuse di Di Bernardo perché il Gran Maestro del Goi Stefano Bisi dice correttamente la verità su fatti di rilevanza pubblica
Il Gran Maestro del Goi, commentando pubblicamente le dichiarazioni rese da Di Bernardo, affermava: “…l’ex Gran Maestro Di Bernardo che ha parlato delle infiltrazioni mafiose nelle logge calabresi del GOI, il suo ricordo a scoppio ritardato lascia basiti ed è anzi molto singolare che la Commissione Antimafia abbia preso per buone le dichiarazioni di un personaggio – fra l’altro a suo tempo “fratello coperto” come da sua esplicita richiesta scritta – che irresponsabilmente per l’istituzione di cui era il massimo rappresentante, non ha mai edotto l’allora Giunta del Grande Oriente d’Italia della gravità delle notizie in suo esclusivo possesso. Per queste sue tardive affermazioni il GOI intende intraprendere nei suoi confronti iniziative giudiziarie”.
Di Bernardo proponeva formale querela sostenendo la offensività di dette affermazioni non essendo il suo ricordo <<a scoppio ritardato>> – in quanto, a suo dire, egli avrebbe riferito le stesse dichiarazioni ininterrottamente dal 1993 e sino ad allora – ed affermando di non esser mai stato <<fratello coperto>> in senso negativo perché vietato dalla legge. Il Gran Maestro del GOI, ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, con il quale gli veniva contestato il reato di diffamazione pluriaggravata in danno di Di Bernardo, chiedeva al P.M. di essere sottoposto ad interrogatorio. Nel corso del chiesto interrogatorio, il Gran Maestro del GOI allegava e documentava la veridicità, fondatezza e correttezza delle affermazioni incriminate.
Il Pm. – ritenute fondate: <<le argomentazioni fornite dall’indagato in sede di interrogatorio a seguito di avviso ex art. 415 bis cpp e della produzione di articolata memoria difensiva con allegazione documentale dalla quale è possibile desumere la insussistenza degli elementi costitutivi del reato di cui alla rubrica apparendo rispettati i canoni della verità, rilevanza e continenza delle dichiarazioni dell’indagato>> presentava al GIP richiesta di archiviazione del caso.
Le allegazioni difensive del Gran Maestro del GOI – ritenute fondate e provate dal PM nella richiesta di archiviazione <<pienamente condivisa>> dal GIP nel decreto di archiviazione recentemente emesso – sono condensate nelle dichiarazioni rilasciate dal Gran Maestro nel corso del suo interrogatorio in cui si legge: <<in ordine alla espressione “ricordo a scoppio ritardato” il DI BERNARDO a pretesa riprova di non avere avuto un ricordo a scoppio ritardato afferma di avere “esattamente” riproposto nel 2014 e nel 2017, le stesse “dichiarazioni rilasciate a Cordova nel 1992”.