Cronache
Grillo difende il figlio e si sfoga: "Stupro? No, è solo un cogl.... ". VIDEO
Non più una, ma 2 vittime. Il figlio del garante del 5s verso il processo. Beppe Grillo in un filmato: "Ci sono i video, non è uno stupratore, è un cogl..."
Inchiesta Grillo jr, la seconda ragazza. Abusi di gruppo mentre dormiva ubriaca
L'inchiesta ai danni del figlio di Grillo e di suoi tre amici, accusati di abusi sessuali ai danni di una ragazza è ormai ad una svolta. Tra i video e le foto raccolte per le indagini ce ne sono alcune che coinvolgerebbero una seconda donna, se le immagini confermeranno la tesi accusatoria, per Ciro e i suoi amici, sarebbe inevitabile il rinvio a giudizio. Non più una, ma due vittime. Immagini esplicite, se non crude - si legge sul Corriere della Sera - quanto le parole della studentessa italosvedese che ha denunciato di essere stata ubriacata e violentata dal gruppo dei ragazzi genovesi, in vacanza sulla Costa Smeralda nel luglio del 2019. Loro insistono: «Era consenziente». Negli interrogatori dei giorni scorsi, allegati con protocollo riservato, la versione degli indagati: una festicciola spinta, la vodka a fiumi, sesso ma mai violenze.
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Difficile che i magistrati gli credano. Ancora da chiarire la violenza sulla seconda ragazza. Sesso di gruppo anche con lei? In un’immagine - prosegue il Corriere - la si vede profondamente addormentata sul divano, mentre uno dei quattro ragazzi la umilia. Nella fase iniziale delle indagini R.M. ha affermato di essere piombata in sonno profondo, troppo l’alcol bevuto, e di avere pochi e confusi ricordi di quella notte. Ma è stata poi risentita, le sono state mostrate le immagini e avrebbe detto qualcosa di più. Parvin Tadjik, moglie di Beppe Grillo, risulterebbe essere stata intercettata anche dopo aver testimoniato. Dormiva nell’appartamento accanto. Evidentemente il suo «Non ho sentito nulla» non ha convinto i magistrati.
BEPPE GRILLO, GARANTE M5S: "MIO FIGLIO NON HA FATTO NIENTE, ARRESTATE ME"
"Ormai sono due anni, sono stufo. Se dovete arrestare mio figlio, perché non ha fatto niente, allora arrestate anche me perché ci vado io in galera". In un video postato sul suo Blog, Beppe Grillo rompe il silenzio sul caso giudiziario che vede coinvolto suo figlio Ciro, accusato di abusi sessuali. "Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale insieme ad altri tre ragazzi. Voglio chiedervi, voglio una spiegazione sul perché un gruppo di stupratori seriali, compreso mio figlio, non sono stati arrestati. Perché non li avete arrestati?", afferma il garante del M5S in quello che nel corso del filmato, da semplice sfogo diventa un atto di accusa contro gli inquirenti. "La legge dice che gli stupratori vengono presi e messi in galera, interrogati in galera o ai domiciliari. Sono lasciati liberi per due anni... Perché non li avete arrestati subito?", incalza Grillo prendendo le difese di suo figlio Ciro.
"Perché non li avete arrestati subito? - continua il comico genovese - Ce li avrei portati io in galera, a calci nel culo. Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato alcuno stupro. Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia... Vi è sembrato strano. Bene, è strano", aggiunge Grillo. "C'è un video, passaggio per passaggio, e si vede che c'è la consensualità: un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori". Sotto il post di Grillo il commento dell’ex deputato pentastellato Alessandro Di Battista: “Sei un papà e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta. Immagino siano stati due anni difficilissimi. Coraggio Beppe".
BEPPE GRILLO, CASTALDO (M5S), "SPECULAZIONE MEDIATICA, SOLIDARIETA' A BEPPE E FAMIGLIA"
"Partiamo da un presupposto: il rispetto e la fiducia nel lavoro della magistratura per me sono sempre imprescindibili e sacrosanti, e voglio ribadirli con forza e con chiarezza, da cittadino e da giurista prima ancora che da politico. Ciò premesso, il dolore che ho visto trasparire dalle parole di Beppe mi spinge a esprimere due parole sulla vicenda per condividere con voi una semplice riflessione. Come mai tutti quei giornaloni e quei conduttori televisivi che normalmente tacciono vergognosamente su casi ignobili che infestano la nostra cronaca politica, o si avventurano persino in spericolate acrobazie per provare a giustificarli, su questa vicenda stanno invece attaccando Beppe e la sua famiglia senza alcun limite né ritegno? Dov'è finita la loro difesa a oltranza della presunzione di innocenza e dello Stato di diritto, per i quali si stracciano di solito sempre le vesti e gridano allo scandalo?".
Lo scrive su Facebook il vicepresidente del Parlamento Europeo in quota M5S, Fabio Massimo Castaldo, commentando il video di Beppe Grillo sulla vicenda giudiziaria del figlio Ciro. "A me fa sinceramente male vedere un padre che soffre così per il proprio figlio, e non per il caso giudiziario ma per la speculazione mediatica di cui è vittima, che nulla ha a che vedere con la politica e con la giustizia. Questa vicenda deve essere risolta nelle sedi opportune, cioè dinnanzi ai tribunali e secondo quanto prevede la legge, e non certo davanti a tribune tutt'altro che imparziali o, ancor peggio, a veri e propri plotoni di esecuzioni mediatici. Solidarietà e vicinanza a Beppe Grillo e alla sua famiglia. E un abbraccio fortissimo proprio a te caro Beppe, con tutto il mio cuore", conclude Castaldo.
Grillo: Borghi (Lega), ma come? Ora dubbi su magistratura?
"Ma... Ma... Ma... E che e'? Adesso abbiamo dei dubbi sulla magistratura? Ma come?". Lo scrive su Twitter, postando la home page del blog di Beppe Grillo, il deputato della Lega, Claudio Borghi che, successivamente aggiunge: "Mannaggia... anni di sputtanamento del Trota e adesso, per qualcosa di lievemente piu' grave siamo gia' al giu' le mani da mio figlio...".
Grillo, i genitori della ragazza: "Ridicolizza il nostro dolore"
"Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante". Lo dicono, in esclusiva all'Adnkronos, attraverso il loro legale Giulia Bongiorno, i genitori della ragazza italo-svedese che ha denunciato di essere stata stuprata, nel luglio del 2019, da Ciro Grillo, figlio del garante del M5S e tre suoi amici, tutti indagati dalla Procura di Tempio Pausania per violenza sessuale di gruppo. I genitori hanno visto il video mandato in rete da Beppe Grillo in cui dice che il figlio è innocente e in cui parla di "divertimento".
"Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l'angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell'"inedito'', dicono ancora i genitori della giovane, che aveva denunciato il presunto stupro al suo ritorno a Milano da una vacanza in Costa Smeralda. Ma cosa ha detto Grillo nel video? "Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi... Io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo".
"Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato niente perché chi viene stuprato fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano", ha detto ancora Grillo nel video. "E' strano. E poi c'è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c'è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così...perché sono quattro coglioni". Le accuse della Procura di Tempio Pausania al figlio di Grillo e agli tre ragazzi sono molto gravi.
"Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno", "afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka" e "costretta ad avere rapporti di gruppo" dai quattro giovani indagati che hanno "approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica" di quel momento. Eccolo, nero su bianco, l'atto di accusa della Procura di Tempio Pausania (Sassari) a carico di quattro ragazzi della Genova bene, tra cui Ciro Grillo. Pagine su pagine di orrori, come apprende l'Adnkronos, raccontati dalla giovane studentessa italo-svedese S.J, di appena 19 anni, che avrebbe subito, nella notte tra il 15 e il 16 luglio del 2019, una violenza di gruppo nella villa in Costa Smeralda di proprietà di Grillo. Come si legge nelle carte della Procura "il residence è stato individuato grazie a un selfie scattato" dalla giovane ragazza ed "è riconducibile a Beppe Grillo".