Cronache
Grillo jr, "Dai mandami i video, sono l'unico che non li ha visti". La prova
La telefonata tra uno dei ragazzi e un amico svela tutto. I filmati del sesso "3 vs 1" con Silvia c'erano e venivano mostrati
Grillo jr, "Dai mandami i video, sono l'unico che non li ha visti". La prova
La notte brava di Ciro Grillo ei suoi amici in Costa Smeralda è stata filmata e fatta girare tra gli amici. La vicenda del presunto stupro di gruppo da parte del figlio del garante del M5s e degli altri tre ragazzi in vacanza con lui ai danni di due ragazze, Silvia e Roberta, conosciute la sera prima al Billionaire registra un nuovo colpo di scena. Una telefonata tra uno dei giovani coinvolti nell'inchiesta fatta ad un suo amico non lascia dubbi agli inquirenti, e a quel punto dalle indagini si passa alle perquisizioni e al sequestro dei cellulari. Le accuse di Silvia avevano un fondamento. C’è un’intercettazione - si legge su Repubblica - che documenta tutto questo. Risale al 9 agosto 2019, ventitré giorni dopo il festino nell’appartamento a disposizione della famiglia Grillo nel resort di Cala di Volpe. Stanno ascoltando una conversazione tra Edoardo Capitta e un amico, non meglio identificato. L’amico lo tartassa di domande per avere informazioni su quanto è successo con le due ragazze. Chi ha fatto cosa. E come. A un certo punto, si parla espressamente di filmini. Amico: «Dai mandameli...» Capitta: «No, non li mando a nessuno». Amico: «Dai, sono l’unico che non li ha visti!» Capitta: «No, non posso. Poi ti racconto quando vengo...».
La conversazione prosegue, ma ai carabinieri basta questo passaggio per capire due cose. La prima. I ragazzi - continua Repubblica - conservano nei telefonini del materiale audio/video che può costituire la prova del reato e che potrebbero anche decidere di cancellare. La seconda. Stando a quanto sostiene l’amico sconosciuto di Capitta, li stanno mostrando in giro. Gli avvocati difensori degli indagati stanno valutando se far interrogare di nuovo i loro assistiti. Il termine per la richiesta agli inquirenti scade il 23 maggio. Potrebbero anche proporre un accertamento ulteriore sulle celle telefoniche a cui, tra il 16 e il 17 luglio 2019, si sono attaccati i telefonini dei quattro, di Silvia e dell’amica Roberta, per definire meglio spostamenti e orari. Se venissero accolte, l’eventuale udienza preliminare potrebbe slittare a dopo l’estate.