Cronache

"I minuti passavano e i soccorsi non arrivavano". Bimba in ipotermia a scuola

L'incredibile episodio in un istituto di Palermo, il racconto di Rosaria: "Quando mi ha detto scusami mamma, ho temuto il peggio. Era pallida e gelida"

Bimba in ipotermia a scuola: "Batteva i denti, le gambe erano rigide"

Continua a far discutere il caso di una bambina di 10 anni di una scuola della provincia di Palermo che ha rischiato la vita a causa di un'ipotermia. Nella sua classe i caloriferi non funzionano da tempo ma nessuno era mai intervenuto per risolvere il problema. "Attorno alle 13.17 - racconta la madre della bimba a Repubblica - la scuola contatta mio marito per informarlo che la bambina non sta bene. Lui ha avvertito me e subito mi sono precipitata, ma la segnalazione mi ha stupito. Al mattino, la piccola non aveva alcun problema. Durante il tragitto, vengo contattata anche io. Mi invitavano a fare in fretta. Lì mi sono preoccupata davvero. Mi avevano solo detto che la bambina stava poco bene. Poi l’ho vista arrivare, sostenuta dalle maestre e dai bidelli. Era pallidissima, con le gambe rigide, batteva i denti e tremava in modo incontrollato".

"Io - prosegue la mamma della ragazzina a Repubblica - ero terrorizzata. I soccorsi non erano stati neanche chiamati. L’ho fatto io, con il mio cellulare. Nel frattempo ho provato a riscaldarla in ogni modo. Era intorpidita, con le mani e i piedi gelidi. L’abbiamo subito portata in segreteria per farla stare in un ambiente più caldo. Stento a crederci tuttora. È inaccettabile. La scuola è un pezzo dello Stato, dovrebbe essere il luogo più sicuro per i nostri bambini. Si è aspettato che avvenisse qualcosa di grave per risolvere un problema noto da tempo. E la cosa non ha richiesto neanche grande sforzo. Quando con un filo di voce mi ha detto "mamma scusami, mamma ti voglio bene", ho temuto il peggio, ho temuto di perderla. Ora ha una virosi respiratoria, quindi dobbiamo continuare la terapia, è ancora provata, ma fortunatamente sta meglio".