Cronache

Igor il russo, la vedova di Budrio chiede un maxi risarcimento allo Stato

Il legale: "C'erano due decreti di espulsione ma non sono stati mai eseguiti adesso faremo causa"

Igor il russo, la vedova di Budrio chiede un maxi risarcimento allo Stato
 

Torna a far parlare di sè Igor il russo. Il killer spietato che terrorizzò le zone di Bologna e Ferrara e che nel 2017 armato di pistola e fucile e vestito da ninja, si materializzò nel bar Gallo di Budrio, intimando al barista Fabbri di consegnargli i soldi in cassa, forse attirato da una collezione di orologi e da alcune armi legalmente detenute di cui si sapeva nel sottobosco dei ricettatori. Quando il barista reagì e riuscì a togliergli il fucile, Feher tirò fuori la pistola e lo freddò sotto gli occhi della moglie Maria Sirica. In seguito uccise anche la guardia ecologica Valerio Verri, e ferì la guardia provinciale Marco Ravaglia, per poi espatriare in Spagna.

Oggi è in un carcere di massima sicurezza a Teixeira, in Galizia, dopo essere stato arrestato il 14 dicembre 2017 a Teruel in Spagna per aver ucciso un agricoltore e due agenti della guardia Civil. Ma la vedova del barista adesso chiede giustizia e fa causa allo stato perché il killer serbo fino al primo aprile 2017 era stato un criminale di mezza tacca, esperto nel far perdere le sue tracce certo, ma in Italia non avrebbe dovuto più starci, visto che sulla sua testa pendevano due decreti di espulsione mai eseguiti. Il legale: "Presenteremo argomenti giuridici solidi, la citazione si baserà sul danno ingiusto, subito per colpa e negligenza dello Stato". E se si dovesse quantificare "si supera il milione di euro".