Cronache

Il cluster marittimo al Governo: "Valuti l'istituzione del Ministero del Mare"

Eduardo Cagnazzi

Per Mattioli e Masucci il coordinamento politico ed amministrativo delle attività marittime rilancerebbe l'economia, un mondo che produce beni per 34 miliardi

Il cluster marittimo guarda con grande attenzione all’attuale situazione politica del Paese ed auspica che nell’ambito della riorganizzazione dell’esecutivo venga tenuto in debita considerazione il ruolo dell’economia del mare per il Paese.

A dichiararlo è Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare e di Confitarma. “Siamo consapevoli -afferma Mattioli (a destra nella foto)- di come possa risultare complesso in questo momento valutare le istanze dei numerosi comparti della nostra economia. Cionondimeno, il mondo del mare ritiene che proprio in momenti di cambiamento come questi possano essere colte importanti opportunità per salvaguardare gli interessi del Paese in un settore d'importanza strategica quale è quello marittimo”. Una richiesta sottolineata anche dal presidente nazionale del Propeller Club, Umberto Masucci (a sinistra), tra i primi a rilanciare la proposta.

Trasporti marittimi, cantieristica, pesca, nautica da diporto, porti e terminal industria delle estrazioni, ricerca e tutela del territorio, oltre alle attività connesse dell’indotto, quali assicurazioni, intermediazione, servizi logistici, scuole nautiche nonché attività sportive e ricreative. “Un mondo ‐commenta Mattioli- che annualmente produce beni e servizi per un valore di 34 miliardi di euro (2% del Pil) ed acquista presso le altre branche dell’economia forniture per 20 miliardi di Euro, fornendo occupazione a 530 mila persone”.

“Pertanto  -conclude- in questa difficile fase di riflessione sull’assetto del Paese, il cluster marittimo chiede con forza che venga costituita un’efficace sede di coordinamento politico‐amministrativo dedicata alle attività marittime: ministero del Mare o dipartimento dedicato della presidenza del Consiglio, comunque una struttura che sappia mettere a sistema la gestione dell'intero cluster marittimo, i cui aspetti sono oggi dispersi tra diverse amministrazioni, con danni certi per lo sviluppo loro e dell’Italia, leggendo e innovando la passata tradizione del ministero della Marina mercantile, oggi ridotto ad un'unica direzione ministeriale”. Da anni il presidente del Propeller Club si batte per l'istituzione di un dicastero del Mare. "L'Italia ha più di 8mila chilometri di costa al centro del Mediterraneo a fronte di 60 milioni di abitanti. In Cina vivono oltre un miliardo e 400 milioni di persone con una costa di 14mila chilometri: basterebbe questo per evidenziare in modo plastico l'importanza del mare nel nostro Paese. Non può non esserci un dicastero dedicato ad un settore così vitale per l'Italia", sottolinea Masucci.