Cronache

Il Covid uccide Cataldo Aprea, l'ultimo rifinitore del "gozzo sorrentino"

Eduardo Cagnazzi

Gli uomini di mare perdono uno dei personaggi più lungimiranti di una famiglia che ha scritto la storia della nautica italiana tra artigianalità e innovazione

Il mondo nautico perde uno dei personaggi più lungimiranti ed ispirati: Cataldo Aprea. Il maestro d’ascia, primo di sei fratelli e componente della famiglia che per prima ha realizzato il gozzo sorrentino, è scomparso prematuramente a 71 anni a causa del Covid. La storia dei Fratelli Aprea è scritta sui volti degli uomini di mare che da sempre hanno navigato su imbarcazioni nate dal lavoro dei maestri d’ascia di questa famiglia. Un’arte nata a Sorrento, legata alla tradizione manuale e alla qualità, e tramandata gelosamente di generazione in generazione fino alla creazione di un simbolo di artigianato e fascino. Un legame profondo e indissolubile che lega da sempre la famiglia Aprea al mare e alla terra sorrentina. Ancora oggi i gozzi sono costruiti con la stessa passione di un tempo, seppure innovativi nelle linee adottate e nel design ricercato. Il risultato finale è un prodotto sempre più esclusivo, richiesto dalla gente di mare di tutto il mondo. Molti hanno appreso da lui, la sua arte senza età. Lo ricorda anche l’Afina, l’associazione della filiera italiana della nautica. “Cataldo Aprea va ricordato per quello che ha fatto. Pur non essendo scritto alla nostra associazione -dice il presidente Gennaro Amato- va ricordato per ciò che ha dato al mare e alla nautica. Ci ha reso orgogliosi grazie alla diffusione in tutto il mondo la tipica imbarcazione sorrentina, il gozzo”.