Cronache
Il Papa ha un tumore? Nuovi indizi. Spunta un secondo viaggio del neurochirurgo
Dopo l'ondata di smentite da parte del Vaticano e dello studio medico del neurochirurgo giapponese Takanori Fukushima, il Quotidiano Nazionale rilancia sul tumore al cervello del Papa e porta dei riscontri a conferma della fondatezza delle proprie indiscrezioni. Sono due gli incontri che il neurochirurgo - scrive il Qn - ha avuto con papa Francesco. Il primo avvenne a ottobre dello scorso anno al termine di un’udienza generale. In quell’occasione, che il professor Fukushima documenta con una fotografia postata sul suo blog personale, il Pontefice scambiò alcune battute in piazza San Pietro con il neurochirurgo che era lì assieme a un accompagnatore. Un primo contatto, appunto. Ma è nel secondo appuntamento che si richiede al professionista giapponese un consulto sullo stato di salute di papa Francesco. Una visita organizzata nel giro di pochi giorni all’inizio di quest’anno.
Il Qn riporta la testimonianza di Andrea Madonna, presidente e amministratore della Casa di Cura San Rossore, secondo cui "fu Fukushima alla fine di gennaio a chiedere se potevamo aiutarlo, perché aveva bisogno di raggiungere urgentemente Roma. E, dal momento che per alcuni tipi di lavori nelle linee ad alta quota di elicotteri ne utilizziamo diversi, non abbiamo avuto problemi a soddisfare tale richiesta".
Il quotidiano del gruppo Riffeser aggiunge che una volta atterrato nella capitale Fukushima raggiunse il Vaticano, come conferma lo stesso neurochirurgo nel suo blog in lingua giapponese. Blog (http://dr-fukushima.com) dal quale sono stati rimossi i due post sulle missioni in Vaticano di ottobre 2014 e gennaio 2015. Nel primo c'erano anche le due foto, ritoccate, dell'incontro col Papa.
"Il 28 gennaio, mercoledì, dopo aver terminato delle operazioni, – scrive – andai in elicottero da Pisa a Roma. E la mattina successiva, dopo essere stato ospitato in un monastero vicino, sono stato ricevuto in Vaticano". Qui, all’interno delle mura leonine, il professionista giapponese racconta di avere "avuto una riunione con diversi alti dignitari. Successivamente ho incontrato anche alcuni cardinali tra cui Angelo Comastri".
E, a conferma che si tratti di un rapporto confidenziale, Fukushima, sempre nel suo blog, aggiunge: "Mi è stato permesso di fare anche delle riprese fotografiche, che normalmente non vengono permesse". L’esito di quell’incontro sarebbe stato comunicato in seguito con la rassicurazione che, "quella macchia, un piccolo tumore al cervello, si può curare senza portare il paziente in sala operatoria". Dopo la visita in Vaticano il professor Fukushima ha effettuato un’operazione dimostrativa presso l’ospedale San Filippo Neri. Quindi, il 30 gennaio, è salito su un treno ad alta velocità per Napoli e da lì ha proseguito poi per Salerno, dove ha eseguito un’altra operazione dimostrativa.
"Siamo andati in pagina nel momento in cui abbiamo completato le verifiche sulla notizia, senza alcuna correlazione con la particolare situazione che la Chiesa sta vivendo durante il Sinodo. E' il lavoro del cronista. Ci aspettavamo la smentita del Vaticano, ma siamo sicuri di aver scritto la verità", dice, in un'intervista alla Stampa, il direttore di Qn Andrea Cangini, secondo cui "è una vicenda che non indebolirà la figura del Pontefice. Lo farà sentire ancora più umano e vicino alla gente".
Cangini smentisce l'esistenza di secondi fini, ipotizzati dall'Avvenire. "Non abbiamo mai pensato di fare una campagna o di entrare nelle dinamiche tra nemici e sostenitori di Francesco. Abbiamo soltanto trovato una pista, l'abbiamo seguita e ne abbiamo riscontrato l'autenticità", spiega. "Il Papa ha grandi responsabilità pubbliche. Avremmo agito allo stesso modo con un governante o un capo di Stato. Negli Usa accadde lo stesso col cancro di Reagan". Il direttore afferma che non ci saranno ulteriori rivelazioni sulla presunta malattia del Papa: "Ci abbiamo lavorato per mesi e tutto quello che abbiamo scoperto l'abbiamo già scritto. Non c'è altro. L'estrema delicatezza della materia ha richiesto tempo e cautela. Abbiamo incrociato una pluralità di fonti trovando conferme da più parti. Senza dubbio".