Cronache
Il post Facebook della moglie di Sinibaldi, sindaco di Rieti, diventa un caso
Il primo cittadino commenta: "Mi prendo il fango, ma non parlo. Devo pensare a mio figlio"
Sul caso di Daniele Sinibaldi e il post Facebook della moglie Marta Ciferri, i cittadini di Rieti: "Mai avremmo immaginato certi problemi"
"Quando hai finito di fare serata, magari se hai un attimo puoi provare a richiamarmi considerando che sono da sola a casa con un bambino di un anno!".
Queste sono le parole di Marta Ciferri, la moglie di Daniele Sinibaldi, sindaco di Rieti, scritte su un post Facebook alle 3 di notte di domenica 27 novembre e poi cancellato.
Quella sera Sinibaldi, 36enne esponente di Fratelli d'Italia, era fuori per motivi istituzionali e non ha risposto alle chiamate e ai messaggi della moglie. Lei ha aspettato fino alle tre di notte, poi non ce l'ha fatta più e si è sfogata sul profilo pubblico del marito su Facebook. Questo succedeva alle 3 di notte. Alle 6 il post era già stato cancellato ma gli utenti hanno avuto tutto il tempo di fare uno screenshot e di diffonderlo, rendendo virale il post con cui Marta Ciferri ha rimproverato il marito, il primo cittadino di Rieti.
Ma si sa, la viralità di una frase scatena l'immaginazione più fervida delle persone, alcune delle quali sono arrivate a dire che il sindaco di Rieti in queste notti ha dormito fuori, altre che la moglie abbia già cambiato la serratura alla porta di casa. Intanto Daniele Sinibaldi, che ha evitato di rilasciare commenti, ha continuato a lavorare in Comune per discutere del futuro del monte Terminillo nella Commissione sport e ha presentato la relazione sulla stazione sciistica.
Ma mentre lui continuava a lavorare, il caso social montava e s'ingrandiva, diventando l'unico argomento di discussione in città e non solo. "Il sindaco lo vedo tutte le mattine quando viene a fare colazione. Lo conosco da 30 anni e mai avremmo immaginato certi problemi", dice meravigliato il gestore del Caffè Charleston, a due passi dal sontuoso palazzo municipale. "Qui non sapevamo proprio niente", gli fa eco la barista del "Quattro stagioni", nella vicina piazza Vittorio Emanuele II.
Già lunedì mattina, davanti al Comune, c'era un capannello di persone. "A me questa storia l'ha fatta notare mia moglie. L'ha vista sui social e ritengo tutto questo disdicevole", commenta un anziano. "Questi telefonini hanno rovinato tutto ma secondo me volevano farlo sapere", dice un altro.
Le persone vicine a Sinibaldi ipotizzano che il messaggio dell'avvocata Ciferri al marito sia stato un errore, nel senso che avrebbe voluto mandarglielo in privato e invece lo ha pubblicato sul social. Ma questa ipotesi non regge e i reatini non ci credono. Quando i cronisti si avvicinano allo studio legale della moglie, segretari e segretarie dicono che l'avvocato non c'è. E non si fa trovare nemmeno al telefono.
Sinibaldi invece ha commentato con i suoi collaboratori: "Mi prendo il fango ma non parlo. Devo pensare alla famiglia e a mio figlio".
La politica su questa vicenda non prende posizione, "Non infieriamo e poi non sarebbe corretto parlare", dice un oppositore. Lo stesso vale per i consiglieri di maggioranza. "Si parla tanto di rispetto delle donne e qui c'è una donna finita nel tritacarne per un gesto dettato forse da un momento di rabbia. Non dimentichiamoci poi che c'è pure un bambino".