Cronache
Il Tar salva Chiamparino. Firme false, trema il Pd

I giudici del Tar del Piemonte hanno dichiarato inammissibile il ricorso sul listino del presidente Chiamparino e sulla lista provinciale del Pd di Cuneo e del Monviso. E’ stato ammesso con riserva il ricorso sulla lista provinciale del Pd di Torino, che verrà sottoposto a querela di falso e poi alla prova di resistenza. La prossima udienza su questo punto è stata fissata al 29 ottobre.
Per il Tar la lista regionale “Chiamparino presidente”, quella del Pd di Cuneo e quella del Monviso di Torino risultano valide alla luce della prova di resistenza: tolti i voti contestati come irregolari nel ricorso di Borgarello, le tre liste avevano comunque le firme sufficienti per essere presenti regolarmente alle elezioni regionali del 2014. Allo stato, se venissero dichiarate false tutte le firme contestate quelle restanti non sarebbero più sufficienti alla presentazione regolare della lista.
Ai ricorrenti sono stati assegnati sessanta giorni di tempo per proporre querela di falso davanti al giudice civile. Il Tar tornerà a riunirsi il 29 ottobre per la verifica dell’effettiva proposizione della querela di falso e per proseguire il giudizio solo sugli otto consiglieri eletti dal Pd a Torino.
Chiamparino ha però subito chiarito che non si dimetterà e non farà rimpasti di giunta: "Il nostro mandato politico a questo punto è pieno, ogni altra decisione sarebbe un tradimento ai nostri elettori". "Anche facendo gli scenari più negativi per noi - ha aggiunto, riferendosi alla lista di Torino 'Pd-Chiamparino presidente - la maggioranza in consiglio regionale ci sarebbe ancora. Durissimo il leader leghista Matteo Salvini: "Che schifo!, Ma non è finita".