Cronache

Ilva, nominati nuovi commissari. Di Maio esulta: "Ora la fase due"

Ex Ilva. Emiliano: "Domani Di Maio annuncerà la fine dell'immunità penale"

ILVA. DI MAIO FIRMA NOMINA COMMISSARI: ARDITO, CATTANEO E LUPO

Il Ministro Di Maio ha firmato il decreto di nomina dei nuovi Commissari straordinari dell'ex-Ilva di Taranto. I nuovi commissari sono Francesco Ardito - avvocato e dirigente della AQP S.p.A. - Antonio Cattaneo - revisore contabile e responsabile nazionale della divisione Forensic di Deloitte - e Antonio Lupo, avvocato. La nomina arriva a poche ore dalle dimissioni dei precedenti Commissari e precede la prima seduta del Tavolo istituzionale permanente a guida MiSE, aprendo le porte alla realizzazione dei progetti per il futuro di Taranto, alle attivita' di bonifica e al rilancio economico e sociale del territorio.

EX ILVA: COMMISSARI, RIMESSO INCARICO PER CONSENTIRE A DI MAIO VALUTAZIONI

"I Commissari Straordinari hanno ritenuto opportuno rimettere l'incarico per consentire al ministro dello Sviluppo Economico ogni valutazione sull'ulteriore percorso che l'Amministrazione Straordinaria del Gruppo Ilva dovrà affrontare nell'ambito degli indirizzi che fornirà la Commissione speciale per la riconversione della Città di Taranto". E' quanto si legge in un comunicato dell'Ilva in cui si comunica la decisione dei commissari straordinari Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba di Ilva che oggi hanno inviato una lettera al ministro Di Maio con le loro dimissioni con decorrenza dal primo giugno 2019.

TARANTO, DI MAIO: GRAZIE AI COMMISSARI PER LA SENSIBILITÀ ISTITUZIONALE. ORA INIZIA FASE 2

"È appena arrivata la lettera di dimissioni dei tre commissari Ilva - Corrado Carrubba, Piero Gnudi ed Enrico Laghi - con decorrenza dal primo giugno 2019. A ore saranno individuati i nuovi commissari, che per il prossimo mese e mezzo affiancheranno i commissari uscenti per occuparsi di tutte le vicende relative ad ILVA", ha dichiarato il Ministro Luigi Di Maio. "Voglio personalmente ringraziare Corrado Carrubba, Piero Gnudi ed Enrico Laghi per il senso delle istituzioni dimostrato e per il lavoro svolto insieme a partire da giugno 2018" ha proseguito il Ministro. "Un lavoro che ha portato alla chiusura dell'accordo Ilva/Arcelor Mittal: la migliore intesa possibile nelle peggiori condizioni possibili, grazie alla quale abbiamo preteso e ottenuto che non fosse licenziato alcun lavoratore e che fossero decisamente migliorati i termini ambientali definiti nell'accordo del 2017. Un lavoro di squadra che non dimenticherò. Ora inizia la Fase 2, nella quale non ci si limiterà alla gestione della procedura di amministrazione straordinaria, ma in cui progetteremo e realizzeremo il futuro di Taranto, concentrandoci in particolare sulle attività di bonifica e sul rilancio economico e sociale del territorio. L'appuntamento è per domani, mercoledì 24 aprile a Taranto, con la prima seduta del Tavolo Istituzionale Permanente a guida del Ministero dello Sviluppo Economico". 

EX ILVA: EMILIANO, 'SITUAZIONE ESPLOSIVA, DOMANI DI MAIO FARA' ANNUNCIO'

"La situazione di Taranto è esplosiva. Credo che domani Di Maio farà un annuncio. Vado a fiuto. E credo che annuncerà che finisce l'immunità penale per la gestione degli impianti. Questo vuol dire che da domani chi gestisce l'Ilva torna ad essere un cittadino come gli altri e deve rispettare le leggi". E' quanto ha affermato Michele Emiliano, presidente Regione Puglia alla trasmissione radiofonica "In Viva Voce" su Rai Radio1 Taranto ha detto Emiliano "è una città che ha votato per la chiusura dell'Ilva raccomandandosi a Di Maio e al M5s. Io ho sempre saputo che questa operazione era molto complicata, difficile. Ci volevano 20 miliardi di euro per reindustrializzare in maniera diversificata. Io ero tra quelli che mai avevano immaginato di poter fare una campagna elettorale sostenendo la chiusura dell'Ilva. Purtroppo Di Maio questo errore lo ha fatto". In merito al tavolo istituzionale e al tavolo sociale sull'Ilva Emiliano poi ha aggiunto che "domani proveremo a superare questa situazione dal punto di vista istituzionale, non politico. Io domani ci sarò e avrò un carico simile. Io mi sono opposto alle politiche del mio partito e ho proposto la decarbonizzazione, la soluzione per me più sensata, ma domani a me non andrà molto meglio. Taranto è una città completamente sfiduciata nei confronti di qualunque tipo di istituzione. E chi rimane lì con il cerino in mano sono i pugliesi, i tarantini, che devono trovare il modo di convivere con questa fabbrica che uccide" ha concluso il governatore della Puglia.