Cronache

Infermieri e medici aggrediti negli ospedali, sempre più casi: furia congiunti

di Elisa Scrofani

Dall'infermiera che perde i sensi a Sarzana all'operatore preso a testate all'Ospedale del Mare di Napoli per una barella

Continua intanto il botta e risposta tra Nursind Toscana e l'Ordine degli infermieri di Firenze e Pistoia dopo la sospensione di 96 infermieri per la mancata attivazione della Pec, la casella di posta elettronica certificata. 

Dopo un anno di Covid – accusa il coordinatore del sindacato toscano Salvatore Sequino - con i reparti allo stremo, le ferie programmate, il piano vaccinale e la richiesta di coprire le lacune delle Rsa, una sanzione così estrema ci sembra quantomeno inopportuna nelle tempistiche”. “Ci vorranno almeno 15 giorni per regolarizzare la situazione. Nonostante l’Ordine si sia reso disponibile a fare commissioni anche tutti i giorni per riammettere i colleghi in servizio - continua il segretario Nursind - la procedura ha dei tempi tecnici. E nel frattempo chi lavora nei reparti è costretto a fare i doppi turni".

"Lascia stupiti la nota diffusa dal Nursind", replica  Danilo Massai, presidente dell’Ordine. "La legge parla chiaro e prevedeva la sospensione dei colleghi non in regola con la Pec da luglio 2020, un anno fa", continua Massai. "In quel momento avevamo 8200 infermieri senza Pec su 9000 iscritti. Non li abbiamo sospesi, come chiedeva in ministero, ma abbiamo attivato una Pec gratuita e avviato una massiccia campagna informativa. Siamo andati avanti così, assumendocene la responsabilità, anche a fronte di precise circolari FNOPI (la numero 85/2020 e la numero 96/2020) che evidenziano come la mancata adozione dei provvedimenti verso i professionisti senza Pec, costituisse ‘motivo di scioglimento e di commissariamento dell’Ordine inadempiente'. Abbiamo invece attivato una lunga serie di azioni informative che si sono protratte per un intero anno, fra mail, newsletter, richieste di collaborazione alle singole aziende sanitarie, comunicati stampa e messaggi social. A maggio 2021, dopo nove mesi, avevamo 600 professionisti senza Pec e non più 8.200. Abbiamo quindi inviato una lettera di diffida a tutti ed effettuato approfondimenti sui singoli casi, facendo scattare la sospensione per 96 professionisti, mentre altri 400 sono in fase di valutazione".

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