Cronache
Infermieri e medici aggrediti negli ospedali, sempre più casi: furia congiunti
Dall'infermiera che perde i sensi a Sarzana all'operatore preso a testate all'Ospedale del Mare di Napoli per una barella
Proseguono infine le sospensioni dei sanitari no vax, stabilite dal dl 44 del 1° aprile 2021 che impone per la categoria l’obbligo vaccinale. Una situazione mutata rispetto al maggio scorso, quando non si sapeva di nessuna sospensione.
In Liguria per 12 medici e 3 operatori sanitari dell’Asl3 e 12 medici di altre aziende sanitarie è stata avviata la sospensione della mansione attuale, con il trasferimento a un altro incarico o il blocco dello stipendio. Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei medici della Liguria spiega che la loro situazione "è tutt’altro che semplice, poiché ogni singolo reparto prevede contatti con il pubblico, dunque potrebbe aprirsi l’opportunità di una sistemazione all’interno di qualche laboratorio". A rischio sarebbero altri 854 sanitari della regione che hanno ricevuto la raccomandata di avviso di mettersi in regola (le cinque Asl liguri hanno inviato 11 mila lettere di invito a vaccinarsi, l’Asl 3 circa 6600). In quanto chi non risponde entro 10 giorni all’Azienda di riferimento è ritenuto no vax.
Per quanto riguarda i tre operatori sanitari per i quali è stata avviata l’istruttoria per la sospensione amministrativa, il presidente dell’Ordine di Genova, Carmelo Gagliano, commenta: "Adesso rischiano di perdere il lavoro", in base alla delibera " nel caso in cui il dipendente sanitario no vax non possa venire collocato ad altre mansioni, perché non c’è necessità, verrà licenziato".
A Bologna un infermiere del distretto di San Lazzaro di Savena e un tecnico di neurofisiopatologia dell’ospedale Bellaria sono state le prime due sospensioni decise dall’Ausl. Ammonta a 18 il numero attuale di provvedimenti disposti dall'Ausl, dopo che il direttore generale dell'azienda, Paolo Bordon, ha siglato le sospensioni di altri 16 infermieri in servizio in varie strutture del territorio. A Pordenone i sanitari sospesi superano i 170.