Cronache

Istanbul, strage in aeroporto. "Commando Isis". Foto e video

Strage all'aeroporto di Istanbul. In azione un commando di 7 persone. Tre kamikaze, una arrestata e tre in fuga

Si aggrava il bilancio delle vittime dell'attentato di martedi' sera, a Istanbul: i morti sono stati 41 e 239 i feriti. Secondo un precedente conteggio delle autorita' turche, tea le vittime risultano anche 13 stranieri: 5 sauditi, 2 iracheni, un tunisino, un uzbeco, un cinese, un iraniano, un ucraino e un giordano.

Emerge con forza la pista investigativa che conduce al jihadismo. Questa si compone di un ulteriore indizio: proprio ieri mattina infatti il procuratore di Ankara aveva chiesto il rinvio a giudizio e la condanna a piu' di 100 ergastoli per 27 miliziani, accusati di aver pianificato le stragi di Suruc e di Ankara, nelle quali lo scorso 20 luglio e 10 ottobre scorso persero la vita rispettivamente 31 e 103 persone. Tra gli accusati solo dieci si trovano in carcere. L'altro movente potrebbe avere a che fare con le relazioni tra Mosca e Ankara e tra Ankara e Israele, entrambe avviate verso la normalizzazione tra domenica e lunedi' scorso.

 

Emerge una prima ricostruzione di quanto accaduto nell'aeroporto. Almeno uno dei tre attentatoti kamikaze ha aperto il fuoco con un kalashnikov dopo essersi opposto a un controllo di documenti da parte della polizia. Poi si e' fatto esplodere. Gli altri due attentatori avrebbero sparato ma senza servirsi di armi automatiche. Finora non e' stato effettuato alcun arresto. Il commando, riportano i media locali, era cmposto solo da tre unita'. Le esplosioni hanno avuto luogo appena fuori l'area degli arrivi dei voli internazionali, fuori dal gate B e in prossimita' del parcheggio. L'autopsia sul cadavere uno degli attentatori e' terminata da poco, il procuratore di Istanbul ha acquisito le informazioni e si attendono novita' sull'identita' del kamikaze che, in base alle prime indiscrezioni potrebbe anche non essere turco. L'aeroporto ha ripreso a funzionare questa mattina: nonostante ritardi e disservizi la situazione sta tornando alla normalita'. Intanto sono state aumentate le misure di sicurezza presso l'altro aeroporto di Istanbul, Sabina Gokcen, situato nella parte asiatica della citta'. La pista dell'Isis e' stata rilanciata in mattinata dal premier, Binali Yildirim, che ieri sera aveva immediatamente convocato l'unita' di crisi per una riunione d'emergenza. L'authority turca per le comunicazioni, intanto, ha emesso un comunicato con il quale si mette in guardia rispetto la condivisione di immagini relative all'attentato, che viene considerata un reato. Non e' un caso che da ieri sera i social network viaggino a rilento, rendendo di fatto difficilissime sia le condivisioni che semplici visualizzazioni. Oltre a quella espressa dal governo, condanna unanime e' arrivata anche da parte degli altri partiti in parlamento, alcuni dei quali non hanno risparmiato critiche all'esecutivo accusandolo di negligenza nella prevenzione degli attacchi e nella gestione di intelligence e apparati di sicurezza