Economia
Effetto dazi, mazzata per Apple: così l'iPhone 16 Pro costerà quasi il doppio
La mossa di Trump si sta trasformando in un autogol per gli Usa

Dazi, autogol degli Stati Uniti: Apple incasserà molto meno, ecco perché
I dazi di Trump rischiano di fare parecchio male anche agli Stati Uniti. Il presidente americano, nonostante il crollo dei mercati per il terzo giorno consecutivo, non arretra e manda un messaggio al resto del mondo: "Dovrete darci un sacco di soldi". Ma in un mondo globalizzato e interconnesso questo significa anche penalizzare prodotti made in Usa. Uno dei casi più eclatanti riguarda la Apple e il suo ultimo modello di iPhone, Il 16 Pro. Una società specializzata - riporta Il Giornale - si è messa a fare due conti sull'incremento dei costi del telefonino più ambito al mondo e il verdetto è drammatico per chi sogna di comprarlo: si rischia di pagarlo il doppio rispetto al suo reale valore.
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Nella versione con memoria a 256 giga - sostiene la società specializzata TechInsights e lo riporta Il Giornale - il prodotto della Apple è in vendita negli Usa a 1.100 dollari con un costo dell’hardware pari a circa 550. Anche tenendo conto dei costi di assemblaggio, delle spese di ricerca e marketing, si tratta di un margine di guadagno non disprezzabile. Il problema è che, come ormai quasi tutti i prodotti l’iPhone è un insieme di componenti comprati dove esistono società specializzate in grado di fornirli al prezzo migliore.
Per i telefonini della Apple si va dalla Cina al Giappone, da Taiwan alla Corea. Tutte le parti provenienti da questi Paesi sono ora sottoposti a dazi. Il risultato è un costo dell’hardware che è salito di quasi 300 dollari. "Produrlo interamente negli Usa - sostengono gli analisti - nella migliore delle ipotesi è un’impresa elefantiaca che richiederà anni". Alla Apple non resta che abbassare i margini o alzare i prezzi. E in entrambi i casi ci guadagnerà di meno.