Il silenzio del Presidente della Repubblica alle offese a Salvini
Un trattamento differente per Boldrini e Fornero?
'Malavitoso, barbaro, ignorante, violento, una merda’ una serie inimmaginabile di epiteti e di offese continuano ad arrivare al nostro Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, da parte del solito Roberto Saviano ed ora pure dalla caricatissima attrice Asia Argento.
Non solo loro, certo, ma i due incarnano non il senso di un’opposizione dura, trasparente, attiva, ma una voglia di violenza personale verbale insolita contro la persona Matteo Salvini.
Le offese a Salvini. Le risposte del Ministro sempre educate.
L’uomo è forte, integro e, a differenza di tanti altri suoi colleghi, non ha proprio nulla da nascondere. Le risposte ad offese così forti e dirette sono sempre state garbate e sagaci.
L’ultima, quella data alla Argento , è parsa davvero divertente ‘ non sei cattiva come sembri, ti offro un caffè, anzi una camomilla , vedo se posso aiutarti’.
Salvini ha perfettamente capito che se gli attacchi continuano su questi toni il consenso della stragrande maggioranza degli italiani si muoverà in un’unica direzione: quella di una crescita esponenziale.
Probabilmente della querela fatta su carta ufficiale del Ministero dell’Interno a Roberto Saviano, Salvini ne avrebbe fatto volentieri a meno ma, quando si dichiara che l’uomo che ha la carica di Ministro dell’Interno è una capo malavitoso, o giù di lì, l’offesa non è più riferita all’uomo ma è innegabilmente legata anche al Ministro.
Le offese a Salvini. Gli oltraggi ad una carica dello Stato.
E fino a prova contraria non è ancora permesso, in questo nostro ordinamento, oltraggiare una carica pubblica di così alto livello.
Da non dimenticare in aggiunta il fatto che il Ministro dell’Interno è pure Vicepremier.
Doverosa quindi la denuncia ma quello che lascia un po’ sorpresi è l’assordante silenzio del Capo dello Stato e conseguentemente l’assoluta assenza di posizione del Viminale a questo proposito.
Un silenzio assordante.
Sarebbe bastato, e se è stato fatto ce ne scusiamo, un semplice riferimento durante uno dei tanti discorsi pubblici, all’obbligo sacrosanto di rispettare i membri del Governo e indirettamente pure lo Stato nella sua interezza.
A ben ricordare quando Laura Boldrini e la professoressa Elsa Fornero furono caricate di insulti irripetibili, in qualche occasione ci furono giuste prese di posizione in loro difesa.
Le offese a Salvini. Un silenzio assordante.
Nel caso di Salvini, nulla.
D’accordo che l’uomo non ha bisogno di alcuna difesa d’ufficio e più lo offendi più si rafforza però qualche perplessità sul fatto che nessuna voce ufficiale da parte della più alta carica dello Stato si sia fatta sentire salta all’occhio.
Forse perché l’uomo non ha fatto del buonismo a un tanto al chilo il suo cavallo di battaglia e sta con fermezza sposando i 'desiderata' di una larga parte del popolo italiano sui temi di sua competenza? O è solo una dimenticanza?