Cronache
Le microplastiche negli oceani fanno aumentare il rischio di cancro
Nei nostri mari sono presenti 8 tonnellate di materiale plastico. Ognuno di noi ingerisce in media ogni anno oltre 250 grammi di microplastica
Le prospettive di cancro sono aumentate, grazie anche alla presenza delle microplastiche negli oceani
Le microplastiche e le paticelle derivanti da materiale plastico che hanno dimensioni inferiori ai 5 mm e si ritrovano negli alimenti, acqua compresa, sono responsabili di lesioni infiammatorie, stress ossidativo, mutagenicità e cancro.
A causa delle oltre 8 tonnellate di materiale plastico presente nei nostri mari, ognuno di noi ingerisce in media ogni anno oltre 250 grammi di microplastica contenente un insieme di sostanze chimiche (bisfenoli, policlorobifenili, ecc.) che incidono negativamente anche sul sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di varie patologie che coinvolgono persino lo stato di benessere dei bambini.
Domani 30 giugno, il presidente nazionale della LILT, Francesco Schittuli interverrà e darà il suo contributo come relatore esperto in ambito socio-sanitario durante la "Ocean Conference 2022", promossa dalle Nazioni Unite, in programma a Lisbona fino a venerdì 1° luglio.
Il presidente Schittulli dichiara: "Oggi siamo di fronte ad una crisi globale che tutti i governi dovrebbero, con la dovuta urgenza, affrontare e responsabilmente risolvere, per il bene delle future generazioni e della stessa umanità. I sensibili rischi tossicologici per l’essere umano determinati dall’inquinamento plastico rappresentano una grave minaccia anche per la fauna selvatica. Di qui il bisogno di un intervento strategico, globale, inerente allo smaltimento dei rifiuti, da parte di tutti i governi del mondo".
Tra le azioni più urgenti da intraprendere, oltre alla bonifica degli oceani (sul cui fondo vi sarebbero circa 15 milioni di tonnellate di microplastiche), la sostituzione delle microplastiche presenti nei prodotti cosmetici, per l’igiene personale e della casa, nei materiali edili, nell’industria e nell’agricoltura, con alternative naturali biodegradabili.
La "Ocean Conference" ambisce a stimolare importanti trasformazioni strutturali, soluzioni comuni e condivise, ancorate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Per mobilitare l'azione, la conferenza cercherà di promuovere le necessarie soluzioni innovative basate sulla scienza, volte ad avviare un nuovo capitolo dell'azione globale per gli oceani. Le soluzioni per una gestione sostenibile degli oceani comprendono tecnologie verdi e usi innovativi delle risorse marine, affrontando le minacce alla salute, all'ecologia, all'economia e alla governance dell'oceano.