Lettera di Rita Conso, vedova di Giovanni
Spett.li
Redazioni di testate stampa e online
Via email
Roma, 20 gennaio 2018
Oggetto Comunicato della Signora Rita Conso in merito alle dichiarazioni della pubblica accusa durante la requisitoria del c.d. processo sulla “trattativa”
Trasmetto il comunicato in oggetto nell’interesse della Signora Rita Mazza Augelli, vedova del Prof. Giovanni Conso, dalla quale ho ricevuto il mandato di indirizzarlo alle Vostre Redazioni e pregarVi di darne pubblicazione.
Il comunicato si è reso necessario a seguito della lettura di alcuni passi delle dichiarazioni del pubblico ministero Vittorio Teresi e della virulenza di talune espressioni per come riportate dai media (v., tra gli altri, l’articolo della testata online affaritaliani.it: Trattativa Stato-mafia, i p.m.: “Scalfaro e Conso hanno ceduto al diavolo”).
Molti distinti e grati saluti.
Avv. Ivano Iai
COMUNICATO
“Leggo, ancora una volta, con sorpresa e dispiacere, per come riportate sui media, le dichiarazioni della pubblica accusa nel processo sulla c.d. trattativa e ritengo doveroso e moralmente obbligatorio rappresentare, al fine di tutelare la memoria di mio marito Giovanni Conso, che lo stesso, nei lunghissimi anni in cui ha servito lo Stato e la Giustizia, ha sempre improntato la propria condotta personale e professionale a una trasparente onestà, all’equilibrio e alla sobrietà d’azione e di ogni iniziativa, pubblica e privata, nel costante rispetto delle istituzioni e di chiunque abbia avuto con lui a confrontarsi. Pur portando il massimo rispetto verso la Magistratura, che Giovanni ha anche autorevolmente rappresentato al Consiglio Superiore dapprima e alla Corte Costituzionale in seguito, non posso esimermi dall’evocare, toto corde, quale limpida figura di rettitudine morale egli sia stato ed esserne, oggi, insieme alla sua famiglia, quella voce – tra le tante dei numerosi colleghi, allievi e amici – che avrebbe dimostrato, illuminando la verità, il suo esemplare operato di servitore dello Stato anche come Ministro della Giustizia negli anni 1993 - 1994. Rita Conso”.