Cronache

Lo scenario choc: a febbraio ondata "apocalittica" di gelo e neve

Di Mario Giuliacci

I due principali modelli prognostici mondiali,  l'americano GFS e l'europeo ECMWF,  sono concordi nel prevedere un forte surriscaldamento della stratosfera polare ("stratwarming") nei prossimi 15 giorni. Gli eventi di stratwarming sono accompagnati da uno spostamento del vortice polare stratosferico  (VPS),  noto come  "splitting",  al di là del circolo polare, naturale sede  del VPS, con conseguenti irruzioni di aria artica verso  più basse latitudini

Se il surriscaldamento avviene sul lato europeo del VPS, ad opera di una intrusione fino al polo da parte dell'anticiclone russo e delle Aleutine,  allora il VPS  questo viene splittato sul lato opposto e le irruzioni di aria artica interessano il Nord America. Questa situazione è quella  che si sta preparando in questi giorni, anche se sembra di breve durata.

Se invece lo stratwarming  avviene invece sul lato canadese, ad opera di una intrusione dell'anticiclone canadese fino al polo, allora il VPS  viene spostato verso l'Europa con conseguenti correnti gelide su gran parte del continente europeo.

 

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Ebbene, dopo la temporanea imminente incursione del VPS verso il Nord America, i due modelli citati, prevedono verso la fine del mese l'inizio di un vento di stratwarming sul lato europeo.

Ma ecco  i motivi per  cui questo evento  di stratwarming potrebbe cambiare profondamente il volto di questo inverno:

1. lo stratwarming seguiterà a rinforzarsi almeno fino al 5 febbraio

Infatti  a tale data la temperatura a 10 hPa (circa 30 km) presente in questi giorni tra Canada e Groenlandia passerà da circa -80 gradi del 20 gennaio (fig.3)  ai - 35 °C del 5 febbraio (fig.4). Nello stesso tempo il vortice polare, catapultato verso il continente europeo sposterà il suo  gelido nucleo di -80 gradi a 10 hPa (fig.5) sul Regno Unito

2.Un surriscaldamento di  +45 gradi in pochi giorni  fa temere una irruzione eccezionale di artica su tutta l'Europa

Infatti eventi di  stratwarming così forti e così rapidi si verificano  in media una volta  ogni 5-10 anni e sono noti come  ESEs (Extreme Stratospheric Events) perché gli eventi meteo invernali (freddo, gelo  e neve) in questi casi sono estremi su tutto il Continente.

Se l'evento di forte stratwarming si dovesse verificare, confermerebbe anche ciò che avevamo scritto a suo tempo circa  il comportamento di questo inverno

"Comunque, sulla base del comportamento prevalente del Niño, la sua influenza (fredda)  sull'Inverno europeo sembra più probabile nella seconda parte della stagione"   perché è solo nella seconda partedell'inverno che il Nìño tende a favorire una prevalenza  di  NAO negativa, con conseguenti  più frequenti irruzioni aria polare verso il continente europeo…."

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