M5s Raggi, il silurato Mazzillo dichiara: "Roma rischia il commissariamento"
"Hanno perso il contatto con il progetto al quale i cittadini hanno dato il voto" commenta sugli ex colleghi l'assessore cacciato
Andrea Mazzillo, ex assessore al Bilancio e al Patrimonio, resta a mani vuote e viene silurato dalla sindaca Raggi e dall'amministrazione grillina della Capitale, che lo scarica come se fosse una carcassa scomoda di cui liberarsi al più presto possibile. Mazzillo stesso si è dichiarato ignaro che volessero togliergli anche l'unica delega rimasta, quella del Bilancio, dopo aver perduto quella del Patrimonio.
L'ex assessore aveva aspramente criticato le nomine "dall'alto" volute dai vertici del Movimento, non a conoscenza - secondo Mazzillo - della disastrata situazione romana. E in un'intervista a Repubblica rilasciata al giornalista Sergio Rizzo, Mazzillo - che nel m5s romano era considerato una garanzia visto il suo lungo attivismo - si toglie qualche macigno dalle scarpe.
«Per anni ho condiviso i progetti e le aspirazioni del Movimento" dichiara l'ex assessore, sostituito dall'omologo livornese Gianni Lemmetti, ex cassiere di discoteca e a tutt'oggi indagato per abuso d'ufficio, falso in bilancio e bancarotta fraudolenta. "Fino in fondo. In campagna elettorale sono stato il mandatario della sindaca e ho tutelato gli interessi suoi come quelli dell’intero Movimento. Il mio è stato un ruolo di garanzia per tutti".
Ma è riguardo alla situazione dell'Atac, prima causa del suo siluramento, che Mazzillo trasmette le dichiarazioni più inquietanti: "Nella pancia dell’Atac ci sono 429 milioni di crediti verso il Comune che con il concordato si rischiano di perdere. E questo non è un elemento facilmente digeribile per i conti di Roma Capitale. Si rischia di passare dal commissariamento dell’Atac a quello del Comune".
E sul m5s, la stoccata finale: "Nella gestione amministrativa di questa città si è perso purtroppo il contatto con il progetto al quale i cittadini avevano dato il loro voto".