Cronache

Madonna di Trevignano, altri guai per Gisella: sequestrato il campo preghiere

Di Giuseppe Vatinno

La decisione dopo l’ultimo controllo effettuato dai tecnici del comune, che ha rilevato una serie di violazioni sull’area

Madonna di Trevignano, si mette male per la "signora Gisella": sequestrato il campo delle presunte apparizioni

Ci siamo occupati più volte della “veggente di Trevignano”, la signora Gisella. Anzi, abbiamo fatto di più. Ci siamo addirittura infiltrati tra gli adepti per capire di persona cosa accadeva nelle supposte apparizioni. Ne ho riportata una fedele e un po’ ironica descrizione qui:

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Ricordiamo brevemente che le apparizioni, da poco dichiarate false dalla Chiesa cattolica, avvenivano da anni il 3 di ogni mese in un luogo molto suggestivo chiamato il campo delle Rose, sito a strapiombo su un ameno lago dell’alto Lazio e cioè quello di Bracciano, su cui affacciano anche i comuni di Trevignano ed Anguillara.

Il terreno, chiamato “campo delle Rose”, ha una storia lunga e complessa e ieri è stato sequestrato dalle Autorità. Così dopo la scomunica una nuova tegola si è abbattuta sulla signora Gisella: sono stati posti i sigilli al campo delle apparizioni e così i fedeli non potranno più entrare. Il vescovo di Civita Castellana, competente per la diocesi, l’aveva definita “inattendibile e autoreferenziale” e la teca con la statua della madonna è stata rimossa per “abuso edilizio”. I sigilli sono stati apposti dallo stesso Comune di Trevignano che non ne può più di questa vicenda.

Infatti il piccolo borgo ridente posto sul lago era diventato luogo di un “turismo mistico” per niente gradito agli stessi abitanti e anche dal punto di vista commerciale non aveva apportato i vantaggi sperati. Il “turista mistico” classico, si è scoperto, era tutt’altro che uno sprovveduto e pur con la mente rivolta alle cose del Cielo teneva i piedi ben ancorati al terreno e soprattutto il portafoglio. Andando a vedere i flussi registrati si è scoperto che non c’era l’incremento auspicato perché lo scaltro fedele non dormiva in loco ma piuttosto era interessato ad un turismo mordi e fuggi incentrato nel solo giorno dell’apparizione.

Il Comune di Trevignano ha pure comunicato di aver avviato le procedure amministrative per il “ripristino dei luoghi” e anche facendo presagire una eventuale sequestro dell’area che sarebbe poi associata al patrimonio comunale. Insomma, come era del resto ampiamente prevedibile, sulla signora Gisella incominciano ad arrivare gli strali del Secolo, una volta abbandonata dalla protezione supposta supernaturale e che la Chiesa ha ufficialmente smentito. Il Comune di Trevignano ha infatti saggiamente aspettato che la Diocesi si esprimesse e poi ha cominciato a randellare la “veggente” anche dal punto di vista strettamente amministrativo, a parte poi le iniziative in essere della Procura. Ad onore del vero Gisella aveva capito già da qualche tempo che l’aria era cambiata ed infatti aveva tentato un dialogo con la Diocesi, sottomettendosi all’Autorità del Vaticano ma sembra che questo tardivo ravvedimento non sia bastato.

Ricordiamo che la veggente aveva anche avuto dei curiosi “miracoli” tra cui non possiamo non citare una sospetta “moltiplicazione degli gnocchi in frigo” (sic). La signora Gisella forse ricordava l’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci ma non avendo pronto il materiale all’uopo si era limitata a moltiplicare gli gnocchi per sfamare i fedeli che c’avevano molto prosaicamente fame.