Cronache

Mafia, il pentito Riggio: "Non fu Brusca a premere il telecomando a Capaci"

Le parole durante il confronto con l'ex poliziotto indagato per la strage

MAFIA: PENTITO RIGGIO, 'PELUSO MI DISSE CHE NON FU BRUSCA A PREMERE IL TELECOMANDO A CAPACI'

"Peluso mi disse: 'Ma tu sei sicuro, credi ancora che il tasto del telecomando l'abbia premuto Brusca?' Io rimasi spiazzato. 'Mah - dissi -non lo so perché mi dice questo'. Però ho intuito subito, nell'immediatezza dei fatti, che sicuramente conosceva, sapeva qualche cosa, o diretta o de relato o non so come, che gli facesse affermare questa cosa che Brusca effettivamente non avesse premuto lui".

Sono le parole del pentito di mafia Pietro Riggio, nel corso del confronto con l'ex poliziotto Giovanni Peluso, indagato per la strage di Capaci, avvenuto il 7 marzo scorso. Il verbale è stato depositato oggi nel corso dell'udienza del processo 'Capaci bis' a Caltanissetta. "O era convinto che avesse premuto, diciamo, questo famoso timer per fare saltare in aria Falcone", dice ancora il pentito Riggio.

MAFIA: PENTITO RIGGIO, 'ESPLOSIVO DI CAPACI SISTEMATO CON GLI SKATEBOARD'

L'esplosivo della strage di Capaci sarebbe stato sistemato nel tunnel sotto l'autostrada con uno skateboard. A dirlo nel corso di un confronto è il pentito di mafia Pietro Riggio. Riferisce quanto gli sarebbe stato detto dall'ex poliziotto Giovanni Peluso, oggi indagato per la strage, nel corso di un confronto avvenuto lo scorso 7 marzo. Il verbale è stato depositato agli atti del processo 'Capaci bis' che si celebra davanti alla Corte d'assise d'appello di Caltanissetta. "E poi mi disse un altro aneddoto della situazione che riguardava il trasporto dell'esplosivo all'interno di questo tunnel, che era avvenuto con degli skateboard. Ricordo che le parole furono queste, trasporto dell'esplosivo all'interno del tunnel avvenuto con gli skateboard", ha detto ancora RIGGIO nel corso del confronto con Peluso.