Cronache
Mafia: manifesti-choc, il padre del bambino: "Annulliamo tutto"
Mafia: manifesti-choc, il padre del bambino: "Annulliamo tutto" - "Non volevamo per nulla offendere le istituzioni. Sul quel manifesto e' successo il finimondo, ho gia' ricevuto centinaia di telefonate. A questo punto annulliamo tutto". Cosi' Francesco Rapisarda il papa' del piccolo Angelo ritratto in un manifesto in cui si fa cenno a Cosa nostra.
Contattato al telefono dall'Agi, Rapisarda ha spiegato: "Non c'e' niente di male, e' una cosa carina, lo abbiamo fatto per fare una cosa diversa". Francesco Rapisarda, che ha 40 anni e in passato e' stato indagato per mafia, prosegue: "Questa e' sempre stata un'abitudine di famiglia. Io e mia moglie abbiamo fatto la stessa cosa anche per i battesimi degli altri miei due figli. Nel 2008, per la foto del manifesto del battesimo del primo bimbo lo abbiamo vestito da diavoletto, con tanti angioletti attorno e la scritta: 'Nato per essere diverso'. A noi piace fare le cose sfarzose".
Bindi, bene la rimozione manifesti e la vigilanza sul battesimo - "Bene ha fatto la questura di Catania a ordinare la rimozione dei cartelloni che pubblicizzavano il battesimo di un bambino con la coppola e la scritta 'Questa creatura... e' cosa nostra', cosi' come siamo certi vigilera' domani sulla cerimonia. Non sarebbe stato giusto consentire una cosi' sfrontata rivendicazione di appartenenza e di potere mafiosi, unita alla strumentalizzazione di un minore". Lo afferma in una nota la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi. "Cosa Nostra, come tutte le mafie, vive anche di simboli e manda messaggi di forza e controllo del territorio non solo con le minacce e le intimidazioni, ma soprattutto con l'ostentazione del potere e di un consenso sociale che fa leva sulla contaminazione di riti religiosi, feste e tradizioni popolari. Per questo il contrasto alle mafie deve coniugarsi ad un forte impegno culturale che aiuti a smascherare ogni forma di mistificazione", conclude Bindi.