Cronache
Mario Perrotta, l'attore che ha sgridato la prof che faceva "casino" a teatro

La professoressa risponde al telefono a teatro. L'attore sospende tutto e la rimprovera
L’attore si difende: “Quanto accaduto mi mortifica come uomo e come artista. Considero quella del 17 aprile forse la replica più ingestibile della mia carriera. Sono stato costretto a esibirmi nel caos più totale: studenti distratti, un vociare costante e crescente, musica nei corridoi del teatro, porte che sbattevano e persino una docente che sulle prime credevo fosse una studentessa che ha lasciato la prima fila della platea per rispondere al telefono cellulare. Per un uomo di teatro, abituato a lavorare sino a notte fonda, non è usuale né semplice esibirsi alle prime ore del mattino”.
“In quel teatro c’era di tutto, porte dei palchetti che continuavano ad aprirsi e chiudersi, un vociare crescente in sala e musica nei corridoi. Sino al loggione, insomma, il delirio più totale. Più volte sono stato costretto a interrompere lo spettacolo, chiedendo di spegnere i telefoni cellulari. Mi sembrava di parlare con me stesso, ero mortificato”, ha aggiunto, elencando gli elementi di disturbo che non gli hanno, a quanto pare, permesso di svolgere il suo mestiere con serenità.
“Rivolgendomi agli studenti ho sottolineato come alla base della situazione caotica che si stava verificando forse c’era una scarsa preparazione a monte rispetto allo spettacolo, che aveva finito per ridurre l’esperienza a una mera perdita di un giorno di scuola. A chi mi accusa di non conoscere il liceo ricordo che tutta la mia famiglia ha studiato al Palmieri, compreso mio zio che in quel liceo ha insegnato”.