Cronache
Mario Perrotta, l'attore che ha sgridato la prof che faceva "casino" a teatro

La professoressa risponde al telefono a teatro. L'attore sospende tutto e la rimprovera
“Ci sono state due repliche a Lecce, con le stesse scuole e l’identico numero di spettatori, 240, compreso lo stesso Palmieri, presente con altre classi e altri docenti. La prima giornata è stato uno dei matinée più complessi che mi sia trovato ad affrontare, i ragazzi erano totalmente disinteressati, e io non sono il buffone del re, il saltimbanco che permette a te che hai pagato di fare quello che ti pare. Il giorno dopo, invece, è stata una delle repliche più belle della mia vita, non solo come matinée. I ragazzi erano totalmente in comunione con ciò che avveniva sul palco”. “Non credo di essere stato io la differenza, ho trent’anni di teatro sulle spalle. Mi viene da pensare che la differenza la fanno i professori, chi ha preparato i ragazzi all’appuntamento teatrale, non tanto ai contenuti ma proprio al teatro e alla sua ritualità, che quella mattina è stata calpestata”, ha spiegato.
“Non ho insultato nessuno, e alla fine dello spettacolo, che era stato fermato più volte, dopo gli applausi sono tornato a chiarire, seppure con veemenza. Avrei potuto disinteressarmi della cosa e tagliare lo spettacolo, invece ritengo un impegno civile tornare sull’accaduto, proprio come atto educativo, anche se non dovrei compierlo io. Sia per chi era in sala, sia per i colleghi che verranno dopo di me, sia per quei ragazzi stessi che andranno a teatro un’altra volta”. Si dice comunque disposto ad andare a scuola, “a parlare di tutto, anche di quella cosa specialissima e particolare che è stare a teatro”: “Mi confronterei anche su quella mattina lì, mi piacerebbe portare alunni e docenti sul palcoscenico per fargli capire cosa vediamo noi attori dall’altra parte. Siamo considerati dei televisori, ma siamo esseri umani”, ha concluso Perrotta.