Cronache
Matteo Salvini e Francesca Verdini, cos'hanno in comune? Niente (o quasi)...
Che cos’hanno in comune Matteo Salvini e Francesca Verdini? Niente. Sul tema migranti e diritti civili la dicotomia è evidente, ma quanto dureranno?
Matteo Salvini e Francesca Verdini che cos’hanno in comune? Da quanto emerge dal settimanale “Oggi”, che ha dedicato la copertina alla figlia di Denis Verdini, praticamente niente. Francesca ha partecipato a due edizioni della Leopolda, il luogo del renzismo che mai vedrebbe la partecipazione di Matteo Salvini, sempre Francesca è schierata per i diritti civili e le unioni gay, mentre Matteo è un radicale sostenitore della famiglia tradizionale. Gli opposti si attraggono? Sì, ma fino a quando? Passata la passione iniziale poi? Di cosa si parla? Cosa si condivide? La prima apparizione pubblica dei due risale a martedì sera, in occasione della prima del remake di "Dumbo" a Roma, almeno sui gusti cinematografici pare ci sia intesa.
Dal profilo Twitter della figlia di Verdini sono moltissimi i cinguettii e retweet a sostegno delle unioni gay, con tanto di esultanza in occasione del via libera (sotto il governo Renzi) alla storica riforma. Cosi twittava Francesca “un po’ più civili. È sempre l’amore a cambiare le cose. Let’s go Italy! L’amore vince”. Dalla sua pagina social Francesca mostra una propensione evidente al concetto di “amore sopra ogni cosa”, che non conosce distinzioni o discriminazioni come quando pubblica la foto di due anziani che si sono potuti sposare dopo 54 anni insieme o l’immagine della soldatessa che tornata dall’Afghanistan baciando sua moglie con la bandiera Usa sullo sfondo.
Una visione decisamente diversa da quella di Matteo che nel fine settimana parteciperà al Congresso delle famiglie di Verona, dove le posizioni sono ovviamente più conservatrici. I suoi ex compagni di scuola la definiscono “una tosta, intelligente e certamente non di destra". Francesca la pensa diversamente da Salvini anche su un altro tema importante: i migranti. In queste ore, da quanto si apprende da fonti vicine alla ragazza, è emerso che dietro alla marcia indietro del ministro dell’Interno rispetto alla concessione della cittadinanza a Ramy, ci sarebbe stata proprio Francesca Verdini, che avrebbe persuaso Salvini a meditare. Sarà lei il cavallo di troia della sinistra per eludere il muro dell’intransigenza e della durezza, sul tema dei migranti, che l’opposizione non è ancora riuscita nemmeno a scalfire?
Francesca Verdini è appassionata di cinema, come si vede sempre da Twitter, e ama le canzoni di Fabrizio De André, spesso citato anche da Slvini. L'11 gennaio 2019 lei twitta: "Primavera non bussa, lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura, ha le labbra di carne, i capelli di grano, che paura, che voglia che ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontano. (Un chimico, n. 7) #FabrizioDeAndre #faber".