Cronache
Matteo Salvini fa il bagno nella piscina della villa confiscata alla mafia

Il ministro dell'Interno ha fatto il bagno nella piscina dell'azienda agricola di Suvignano, a Monteroni d'Arbia (Siena), sequestrata a Cosa Nostra
"Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha fatto il bagno nella piscina dell'azienda agricola di Suvignano, a Monteroni d'Arbia (Siena), confiscata alla mafia nel 2007" riporta RaiNews.
"Doppio gusto", ha commentato Salvini che per fare il bagno aveva chiesto un costume, e l'ha avuto di colore verde militare. Intorno, fuori dalla piscina, fotografi e operatori televisivi".
E ancora: "Ha chiesto un asciugamano e, dopo essere entrato in una stanza dell'azienda agricola di Suvignano, nel Senese, il ministro dell'interno Matteo Salvini è uscito in costume e si è concesso un bagno nella piscina dell'agriturismo davanti a telecamere, fotografi e ospiti che hanno seguito la sua visita all'azienda confiscata nel 2007 a cosa nostra. Si tratta di una tenuta da oltre 700 ettari, la quasi totalità dei quali in territorio di Monteroni d'Arbia e meno di una ventina di ettari invece in territorio di Murlo".
"Ua valore stimato dal Demanio in 23 milioni di euro" riporta il sito del Servizio Pubblico, "ma in realtà il valore di mercato potrebbe essere superiore. La proprietà conta 17 case coloniche, nel corpo principale, dove c'è il casino di caccia da ristrutturare, anche una piscina: quella dove Salvini ha voluto fare il bagno. L'azienda agricola di Suvignano, con vocazione turistica, era finita nelle mani della mafia siciliana prima di essere definitivamente confiscata nel 2007. Ora si attende la definitiva assegnazione a un'istituzione territoriale locale che possa gestirla dopo la fase commissariale. Il primo sequestro risale al 1983, a firmare il provvedimento fu Giovanni Falcone. Poi l'area venne dissequestrata e tornò nella disponibilità di Vincenzo Piazza, imprenditore palermitano. Successivamente, però, le indagini della magistratura del capoluogo siciliano portarono a nuovi provvedimenti, fino alla definitiva confisca dei beni".