Cronache
Mediterranea, gli sfoghi di Salvini sul figlio di Tria: "A bordo anche lui"
"La nave Mediterranea è quella che aveva a bordo il signor Casarini, dei centri sociali del Nord-Est, se non ricordo male c'era anche il figlio del ministro dell'Economia. Poi, per carità, ognuno passa il tempo dove meglio crede e con le compagnie che più gradisce".
Nel suo attacco alla ong Mediterranea, ai “miliardari finanziatori alla George Soros” al Ministero della Difesa, il ministro dell’Interno e a quello dell’Economia, Matteo Salvini ricorda come per la ong lavori anche Stefano Tria, 38 anni figlio del numero uno del Tesoro Giovanni, a bordo ad marzo della Mediterranea, la barca a vela che ha supportato la Mare Jonio, nave umanitaria che lo scorso è approdata (il 19 marzo) a Lampedusa con 48 migranti soccorsi.
Stefano Tria fa parte del circuito degli skipper che si alternano nelle varie missioni di Mediterranea sulla barca a vela che appoggia la stessa Mare Jonio. Una partecipazione, aveva fatto sapere la stessa ong, nata da un normale invio della propria candidatura al sito. Non è la prima volta, ricorda il Corriere della Sera, che i figli, con le loro attività politiche e non solo, mettono in imbarazzo padri celebri e impegnati in politica. E’ successo con Veronica Padoan, figlia del ministro Giancarlo, impegnata a lottare nelle piazze per i diritti degli sfruttati dal caporalato. Ma anche con Giuliana, figlia di Ignazio Visco, nel movimento di estrema sinistra della Capitale.
"Se le colpe dei padri non ricadono sui figli, le colpe dei figli non devono ricadere sui padri. Ognuno passa il tempo come vuole...se mio figlio andasse in giro per barconi lo riporterei a casa per l'orecchio, ma ognuno fa come vuole", era stata la critica di Salvini sempre su Stefano Tria in occasione del precedente salvataggio della Mare Jonio.