Cronache
Migrante ucciso a Fermo, Mancini patteggia 4 anni di carcere

Amedeo Mancini, l'ultrà accusato di omicidio preterintenzionale per la morte del Migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, ha patteggiato la pena di 4 anni
Amedeo Mancini, l'ultra' accusato di omicidio preterintenzionale per la morte del Migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, ha patteggiato la pena di 4 anni davanti al gip di Fermo Maria Grazia Leopardi. E' stato cosi' ratificato l'accordo raggiunto a dicembre tra la difesa, gli avvocati Francesco De Minicis e Savino Piattoni, e la Procura. Era presente all'udienza, assistita dall'avv. Letizia Astorri, la vedova del Migrante, Chenyere Emmanuel, che ha rinunciato alla costituzione di parte civile avendo concordato con l'imputato la rinuncia a qualsiasi pretesa risarcitoria.
Mancini si e' impegnato a contribuire, con l'aiuto dei propri amici, alle spese necessarie per la traslazione della salma di Emmanuel in Nigeria, secondo il desiderio di Chenyere. Delle tre aggravanti contestate all'ultra' fermano e' stata ritenuta insussistente quella dei motivi abietti e futili, e mantenuta quella 'razziale', ma - osservano i legali - con una rilevanza concreta "poco piu' che simbolica". Infatti, spiegano, "pur potendo comportare un aumento di pena fino a cinque anni, l'incremento concordato era stato di soli tre mesi". E' stata invece riconosciuta a Mancini l'attenuante della provocazione, per la quale "e' stata applicata - rendono noto i difensori - la riduzione della pena nella massima estensione possibile, pari a tre anni e cinque mesi". Con la sentenza e' stato portato a otto ore giornaliere il permesso di uscita per lavoro dell'ultra', che resta agli arresti domiciliari.