Cronache
Migranti, catastrofe umanitaria a Trieste. In centinaia dormono per strada
Le associazioni accusano: "Dramma costruito a tavolino"
Emergenza migranti, Salvini: "Serve un nuovo decreto sicurezza a settembre"
"E' necessario un nuovo decreto sicurezza già a settembre. L'Italia non può essere punto di arrivo dei migranti da mezzo mondo. L'Europa dopo tante chiacchiere deve muoversi, si deve svegliare e deve aiutarci". Così Matteo Salvini in un punto stampa a Pinzolo.
"I confini italiani sono i confini d'Europa e siccome ogni anno mandiamo miliardi a Bruxelles, la difesa dei confini deve essere una priorità europea". Nell'isola siciliana ieri è stato raggiunto il record di 53 barchini approdati per un totale di 1.598 profughi. Schlein: "Dalle destre nazionaliste leggi ingiuste e illegali".
Migranti, caos totale a Trieste. In centinaia dormono per strada
Disastrosa la situazione anche a Triete: "Centinaia di profughi per terra, coricati su giacigli di fortuna. E poi, a un pugno di metri, il raffinato centro cittadino, affacciato al mare, colorato di locali, ristorantini, negozi e mercatini, set cinematografici. Vie e piazze affollate da austriaci, tedeschi e ungheresi" E' la situazione che si vive, raccontata da Repubblica, che prosegue: "I migranti che dormono in piazza Libertà, adagiati sulle coperte termiche che ricevono nei centri umanitari lungo la rotta balcanica, sono quelli che non trovano spazio al Silos. Una struttura portuale abbandonata, diventata un villaggio fantasma di capanne costruite tra spazzatura ed escrementi. Ma per avere un posto lì bisogna fare i conti con il racket che detta legge nell’area. Molti, quindi, scelgono di stare all’aperto: persone di cui sembrano occuparsi solo le associazioni umani".
"Al terminale della cosiddetta Rotta balcanica, si sta delineando una catastrofe umanitaria volutamente costruita a tavolino, con una irresponsabilità pubblica che non ho mai visto nella mia vita". E' il grido di allarme lanciato in conferenza stampa da Gianfranco Schiavone di Ics, Consorzio Italiano di Solidarietà, con altre realtà che in città si occupano di accoglienza. Schiavone ha spiegato che "da fine maggio lo Stato non ha più fatto trasferimenti da Trieste verso il resto del territorio nazionale e che sono 500 le persone abbandonate, con aumento di minori non accompagnati, famiglie, casi vulnerabili, malati".