Migranti,Tonelli (Sap):"Roma? E' solo l'inizio. Basta con la carità pelosa"
Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, risponde alle critiche sullo sgombero di piazza Indipendenza
"Gli scontri a Roma? Gli agenti di polizia sono vittime di una politica folle". Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) risponde alle critiche arrivate da più parti dopo lo sgombero di piazza Indipendenza a Roma in un'intervista ad Affaritaliani.it.
Gianni Tonelli, anche il Vaticano ha parlato di "violenza inaccettabile" a proposito di quanto accaduto a Roma.
Mi sembrano parole del tutto fuori luogo. Purtroppo questa situazione ha delle responsabilità ben precise e non sono certo della Polizia. Sono tre anni che noi ripetiamo sempre le stesse cose e sottolineiamo i rischi di un'accoglienza incontrollata. Non siamo stati ascoltati, anzi siamo stati tacciati. Ora si sta verificando quello che avevamo ahimè predetto con una situazione incontrollata e incontrollabile sotto il profilo sanitario, della sicurezza e dell'ordine pubblico. E questo accade in tutte le città italiane, grandi e piccole. Ci sono grandissime frizioni con comunità civili e locali molto difficili da gestire.
Gli agenti non hanno esagerato nell'uso della forza? Come si giustifica quella frase: "Spaccagli un braccio"?
Stiamo scherzando? Su quello che è successo a Roma la cosa più deplorevole è la strumentalizzazione di quella frase. Il momento era teso e la situazione stava degenerando. Volavano bombole di gas e c'erano persone che stavano prendendo sampietrini dalla strada per lanciarli. Mi permetto innanzitutto di far notare che, dal punto di vista giuridico, si tratta di una risposta adeguata di fronte a un soggetto che ti sta lanciando addosso una bombola di gas. Ma la cosa più importante da sottolineare è che non era certo letterale il senso della frase. Il funzionario non intendeva di certo quello, il senso è fermare persone che tiravano via pietre dall'asfalto.
Anche l'Unicef ha criticato la Polizia per l'accaduto vista la presenza di bambini.
E' assurdo. Si era creata una situazione di guerriglia urbana alla presenza di donne e bambini. Proprio per questo i bambini sono stati presi e messi in sicurezza. Che cosa bisognava fare? Lasciarli lì in mezzo agli scontri con bombole di gas che volavano? Incredibile.
Ma come si è arrivati a una situazione simile?
Questi eventi sono il risultato di una serie di scelte politiche che un nemmeno un deficiente avrebbe mai fatto. Pensare di gestire un flusso migratorio di centinaia di migliaia di persone in questa maniera è da folli. Ci sono accordi informali tra Ong e governo per la sincronizzazione delle operazioni e tra Ong e scafisti e a loro volta tra scafisti e altri paesi. E' ora di finirla di pensare che chi si mette la maschera della solidarietà sia un santo. Le cooperative hanno grandi interessi sia in Italia sia a livello internazionale. Alcuni di questi organismi avevano un grande valore ma ora coltivano situazioni per interesse indossando una parrucca da perbenisti. Basta con la carità pelosa.
In futuro ci saranno altre situazioni come quella di Roma?
Certamente sì. Situazioni del genere ci sono a Milano ma anche in piccole città come Ferrara e Forlì. Ma almeno finché queste situazioni le gestiremo noi agenti di polizia ci sarà una garanzia che le cose fileranno bene al di là di qualche polemica imbecille. Il problema vero sarà quando saranno i singoli cittadini ad agire. Lì avremo un problema serio. Per questo abbiamo organizzato una biciclettata che partirà da Padova per sensibilizzare tutti su questo tema. Non è possibile che un uomo che accoltella un poliziotto dopo 10 giorni sia già libero perché l'evento viene archiviato come "semplice" resistenza a pubblico ufficiale. E' una situazione veramente dura, noi poliziotti siamo vittime di una politica assurda.
@LorenzoLamperti